THE PARTY di Sally Potter, con Kristin Scott-Thomas, Patricia Clarkson, Timothy Spall, Bruno Ganz, Cillian Murphy GB 2017 Durata: 71’ Voto: 4/5 (AMP)
Basta una serata fra amici a scatenare uno psicodramma. Teatro e cinema ne sono antichi e moderni testimoni, ma è bello vedere come la “materia” continui a far vibrare l’immaginazione di autori da ogni angolo del pianeta. Stavolta è il turno di Sally Potter, signora e maestra di retorica alta in perfetta tradizione British, che traduce già nell’ambivalenza del titolo del suo nuovo film un universo di ambiguità e ricchezza. The Party, che in sintesi è la festa per la nomina a ministro-ombra della salute della laburista Janet (Scott-Thomas), racconta dell’effetto domino dirompente fra i 7 convitati dal momento in cui i calici si alzano celebrando la padrona di casa. Basta una confessione a rompere i sottili fili di un’armonia apparente, esponendo in imbarazzante evidenza l’ipocrisia imperante di cui sopravvive la borghesia intellettuale dall’attimo del suo concepimento. Il territorio è limitrofo ad Harold Pinter così come a Samuel Beckett ma gode di un’originalità tutta “potteriana” ove ogni elemento è segno funzionale del tutto, dunque imprescindibile. Girato in pochi ambienti – tutti casalinghi di Janet e suo marito Bill – in vivido bianco e nero, The Party si offre al pubblico quale esemplare utilizzo di arguzia, ironia e capacità interpretative: il cast, ça va sans dire, è perfetto.