Nell’ultimo mese di campagna elettorale Matteo Renzi riprende con le dirette Facebook per dialogare con simpatizzanti e militanti Pd. E durante il ‘matteorisponde’ affronta anche i temi della tentata strage commessa da Luca Traini a Macerata e e misure che propone di mettere in campo sul tema dell’immigrazione. “Traini – afferma il segretario del Partito Democratico – il potenziale killer di sei ragazzi colpevoli solo di avere un colore della pelle diverso da lui, ha sparato anche alla sede del Pd, ha sparato ad altezza d’uomo ed avrebbe potuto uccidere se ci fosse stato qualcuno dentro. Noi non abbiamo giocato la carta dello sfascio e della distruzione – e si appella agli elettori – attenzione a non rovinare tutti i passi in avanti che abbiamo fatto ripartendo daccapo con quelli che erano quelli dello spread, con quelli che hanno cesto la crisi. Attenzione ad affidarsi nelle mani degli estremisti e di chi in questo momento gioca a sfasciare tutti e tutto”.
Poi Renzi, risponde così’ a chi gli chiede di mettere più poliziotti nelle strade: “Il ministro Minniti ha fatto molto in questo periodo. Nel nostro programma prevediamo diecimila assunzioni all’anno tra carabinieri e poliziotti. Per garantirà la sicurezza – spiega Renzi – non servono i pistoleri in camicia verde o da chi si fa coprire le spalle dal tricolore che sono indegni e vergognosi”. Per garantire la sicurezza – sottolinea l’ex Presidente del Consiglio – “servono carabinieri, poliziotti, videocamere, serve la certezza della pena. Noi siamo quelli che hanno sbloccato il contratto alle forze dell’ordine, che hanno dato gli 80 euro a tutte le forze dell’ordine e ai militari, ma siamo anche quelli che dicono che accanto a questo occorrono anche investimenti nel sociale: cinema e teatri scuole e asili nido nelle periferie, illuminazione delle città, magari con i led così si risparmia come a Firenze”. La ricetta contro l’immigrazione? “Prima dei sondaggi viene la dignità dell’uomo e quindi io rivendico che abbiamo salvato migliaia e migliaia di vite umane che rischiavano di affogare in mare, ma la vera soluzione è non farli partire, aiutarli nei passi d’origine e dire all’Europa: tutti ci dobbiamo far carico di una quota parte dei migranti”.