Bagarre a L’Aria che Tira (La7) dopo l’intervento del vignettista Vauro sull’attentato avvenuto a Macerata per mano di Luca Traini. Il deputato di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, insorge: “Chi ha appena parlato è lo stesso che gridava: ‘Uccidere un fascista non è reato’. Si vergogni”. “Non l’ho mai detto” – ribatte Vauro – “Andrà in tribunale e dirà dove avrei gridato quella frase. Non ho intenzione di fare polemica con lei, perché non ne vale la pena”. “Io da Vauro non accetto alcun tipo di lezione” – ribadisce La Russa – “Non può fare il maestro”. La polemica dura per svariati minuti e coinvolge anche il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, che accusa sia Vauro, sia il deputato del Pd, Emanuele Fiano, di non aver dato giusta importanza all’omicidio di Pamela. Entrambi smentiscono e Vauro ricorda: “Sallusti, guardi che due giorni fa a Milano un tranviere italiano ha fatto la stessa cosa a una diciannovenne. Cosa facciamo? Andiamo a sparare ai tranvieri?”. Sallusti replica: “Capisco che per te vada bene che un immigrato che non doveva stare qui tagli a pezzi una ragazza italiana. E non mi interrompere. Tu, essendo fascista, non fai parlare gli altri”. “Non fargli i complimenti”, interviene La Russa, rivolgendosi a Sallusti. E Vauro commenta: “L’apologia del fascismo era un reato una volta, in questo Paese”. “E lo ripeto” – ribatte La Russa – “Denunziami, Vauro”