"E' la terza serata più vista del millennio, dal 1999 non si era vista una terza serata con uno share così alto. Un altro grande successo, che testimonia come le premesse siano state mantenute. Parlavamo di un incrocio tra i cantanti in gara e la musica e così è stato", ha esultato in conferenza stampa il direttore di RaiUno Angelo Teodoli
“I dati di ascolto ci sorprendono ogni giorno di più“, dicono dalla Rai. La terza puntata di mercoledì del Festival di Sanremo 2018 ha totalizzato una media di 10 milioni e 825 mila spettatori con il 51,6% di share. “E’ la terza serata più vista del millennio, dal 1999 non si era vista una terza serata con uno share così alto. Un altro grande successo, che testimonia come le premesse siano state mantenute. Parlavamo di un incrocio tra i cantanti in gara e la musica e così è stato”, ha esultato in conferenza stampa il direttore di RaiUno Angelo Teodoli. Il picco di share è stato alle 23.54 con il 58,40% durante un’esibizione di Baglioni, mentre il picco in valori assoluti si è concretizzato con Virginia Raffaele alle 21.52 con 15 milioni e passa.
Ma la mente degli organizzatori è già rivolta alla quarta serata di questa sera. Si ascolteranno tutti e 28 i cantanti in gara: sarà una follia per la durata. “Abbiamo lavorato per ridurre gli snodi parlati, perché è evidente che ci sia tanta musica. Cercheremo di correre e vi giuro che ce la metteremo tutta“, precisano, mentre i giornalisti in sala stampa chiedono un atto di misericordia. Le Nuove Proposte apriranno la serata. L’ordine di uscita: Leonardo Monteiro, Mirkoeilcane, Alice Caioli, Ultimo, Giulia Casieri, Mudimbi, Eva, Lorenzo Baglioni. Il verdetto sul vincitore sarà dato attorno alle 22.30.
Quindi i 20 duetti con le canzoni in gara reinterpretate con l’ausilio degli ospiti. L’ordine: Renzo Rubino con Serena Rossi, Le Vibrazioni con Skin, Noemi con Paola Turci, Mario Biondi con Ana Carolina e Daniel Jobmin, Annalisa con Michele Bravi, Lo Stato Sociale con Paolo Rossi e Il Piccolo Coro dell’Antoniano, Max Gazzè con Rita Marcotulli e Roberto Gatto, The Kolors con Tullio De Pisciopo ed Enrico Nigiotti, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico con Alessandro Preziosi, Diodato e Roy Paci con Ghemon, Facchinetti e Fogli con Giusy Ferreri, Enzo Avitabile e Peppe Servillo con Avion Travel e Daby e Touré, Ermal Meta e Fabrizio Moro con Simone Cristicchi, Giovanni Caccamo con Arisa, Ron con Alice, Red Canzian con Marco Masini, Decibel con Midge Ure, Luca Barbarossa con Anna Foglietta, Nina Zilli con Sergio Cammariere, Elio e le storie tese con Neri Per Caso. Cambierà anche il meccanismo di voto: il televoto conterà per il 50%, la sala stampa per il 30% e la giuria di qualità per il 20% con Pino Donaggio, Giovanni Allevi, Serena Autieri, Milly Carlucci, Gabriele Muccino, Rocco Papaleo, Mirca Rosciani, Andrea Scanzi.
Ma ci saranno anche gli ospiti, per non farci mancare nulla: Gianna Nannini, Piero Pelù, Federica Sciarelli e la figlia di Milva, Martina Corgnati, a cui sarà consegnato il Premio alla Carriera dedicato alla mamma. In platea è prevista la presenza di Matteo Salvini insieme con la compagna Elisa Isoardi: il leader della LegaNord violerà la par condicio? “Non sarà inquadrato perché la par condicio non lo prevede. E’ un privato cittadino, ha diritto a venire a vedere uno spettacolo”, è la posizione della Rai. Presente anche Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, che promette di non fare campagna elettorale a Sanremo. “Io credo che lei stia facendo campagna elettorale invece”, ha ribattuto la giornalista Marinella Venegoni.
Intanto, anche visti i risultati di questo Sanremo, si fa sempre più concreta la possibilità di spostare il Festival dal Teatro Ariston: “E’ prevista la nascita di un PalaFestival, una struttura di almeno 3-4mila posti – ha puntualizzato il sindaco di Sanremo -. E’ un progetto che stiamo portando avanti: ci vogliono 50-60mila euro di investimento, ma ci vorranno almeno 5-6 anni per la sua nascita. Sarà impossibile per il 2020“.