Il 78,7% delle auto a metano o Gpl immatricolate nell'UE vengono dall'Italia, che si conferma il primo mercato per questo tipo di alimentazione. Le vetture a batteria ancora arrancano
Il nostro Paese è quello, in Europa, con il maggior numero di vetture ad alimentazione alternativa: rappresentano quasi un quarto di tutti i veicoli eco-sostenibili venduti lo scorso anno nell’Unione Europea/EFTA. A sostenerlo è un rapporto dell’Anfia, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica.
Lo studio, tuttavia, mette in guardia da facili entusiasmi: non siamo diventati tutto d’un tratto amanti della natura o paladini dell’aria pulita. E non stiamo neanche comprando auto elettriche, che in assenza di incentivi statali arrancano. Basti pensare che nel 2017 ne sono state immatricolate solo 1.945, ovvero lo 0,1% del totale mercato. Discorso diverso per le ibride, in crescita visto che ora valgono il 3,9% con quasi 67 mila immatricolazioni.
Ma il motivo di numeri del genere va soprattutto ricercato, secondo lo studio, nella “forte domanda di vetture alimentate a gas“. Gpl e metano, dunque: sono rispettivamente quasi 130 mila e quasi 33 mila le vetture immatricolate in Italia nel 2017 a disporre di queste opzioni tecnologiche.
L’incidenza dei veicoli a gas sul totale di 953.355 vetture ad alimentazione alternativa vendute nell’UE è del 21,6%, visto che stiamo parlando di 205.667 “pezzi”. Di questi, il 78,7% è stato venduto proprio nel nostro Paese. Che si conferma dunque molto più sensibile a questo tipo di alimentazione, rispetto al resto d’Europa.