Botta e risposta serrato a Dimartedì (La7) tra il deputato uscente del M5s, Alessandro Di Battista, e il giornalista di Repubblica, Massimo Giannini. Dopo un primo battibecco sull’amministrazione Raggi, Di Battista spiega le ragioni per cui non si candida per il secondo mandato: “Ho deciso di fare altro e non per scelte politiche o calcoli elettorali, ma perché a giugno voglio partire con la mia famiglia da San Francisco, scendere per l’Oceano Pacifico, fare delle ricerche, occuparmi di politica internazionale, studiare meglio due lingue e parlare di certe cose che succedono all’estero decisamente più simpatiche e interessanti del Rosatellum”. Il conduttore, Giovanni Floris, commenta: “Obiettivamente chi rimane in Italia a vedersela col Rosatellum un po’ rincoglionito lo è. Comunque, tanto di cappello davanti a un progetto del genere”. Giannini obietta: “Ma come le viene in mente di non candidarsi? In questo momento avete qualche difficoltà a selezionare la classe dirigente, il M5S si sta giocando la partita della vita e lei se ne va in America? Non pensa che in questo momento il M5S avrebbe bisogno di una squadra di governo con un ministro come lei?”. “Io la ringrazio” – risponde Di Battista – “Però un tempo per voi ero quello impreparato, inesperto, farfuglione, barricadero”. “Questo rimane”, scherza Giannini. Il parlamentare continua: “Glielo dico con il massimo rispetto: le scelte che appartengono alla mia vita sono affari miei e soltanto miei. Io continuerò a sostenere il M5S, perché si può fare politica anche al di fuori delle istituzioni. La fa pure Berlusconi che non è candidabile, né eleggibile”. E aggiunge: “Oggi Berlusconi ha dichiarato che, qualora vincesse il M5S, manderebbe una cartolina da un luogo lontano. Ecco, probabilmente Rebibbia o San Vittore non saranno così lontani. Noi abbiamo restituito 23 milioni di euro, Berlusconi dava i soldi alla mafia tramite Dell’Utri e Renzi l’unica cosa che ci ha restituito è stata Berlusconi. I cittadini italiani dovranno scegliere tra queste tre forze politiche. Ma chi rivoterà gli stessi aguzzini per me non ha più il diritto di lamentarsi. Basta con gli italiani che si lamentano”
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