Aveva inviato dei tulipani rossi alle persone rimaste ferite nella sparatoria di Macerata. Un pensiero corredato da un invito: “Quando starete meglio saremo felici di ospitarvi nella nostra Sicilia“. Adesso, però, per quel gesto viene minacciato di morte. “Se inviti ancora quei bastardi a casa nostra, i fiori li metteranno sulla tua cassa da morto“, c’è scritto su in biglietto indirizzato ad Antonio Rubino, ex responsabile organizzativo del Pd in Sicilia e ora leader dei “partigiani“, corrente nata in dissenso con la gestione del partito da parte di Matteo Renzi. La lettera è stata recapitata nella sede regionale dei dem, in via Bentivegna, a Palermo. Rubino ha denunciato l’episodio alla Digos che sta indagando.

Nel giorno della manifestazione anti fascista di Macerata, il partigiani del Pd avevano inviato un mazzo di fiori ai sei migranti rimasti feriti nel raid xenofobo di Luca TrainiA corredo un biglietto che recitava: “Avremmo voluto essere in piazza per difendere voi, noi stessi e la nostra bandiera nazionale dalla violenza fascista, perché un fatto del genere non accada più. Le autorità locali hanno chiesto di evitare. Questi fiori valgono come segno della nostra vicinanza e della nostra volontà di riscattare l’Italia dalla barbarie in cui vorrebbero portarla. Quando starete meglio saremo felici di ospitarvi nella nostra Sicilia culla di civiltà e città dell’accoglienza per abbracciarvi di persona”.

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