È la pratica di chi non riesce a smettere di guardare una serie televisiva, si chiama binge watching e rischiava di costare la medaglia d’oro olimpica a Redmond Gerard. Il diciassettenne americano, trionfatore nello snowboard slopestyle a Pyeongchang, primo millennials a vincere una medaglia ai Giochi invernali e più giovane statunitense a riuscirci dal 1928, stava per perdere tutto per colpa di Netflix. La notte prima della sua gara, si è addormentato davanti alla televisione e la mattina non ha sentito la sveglia puntata alle 6. Senza l’intervento del suo compagno di squadra e di stanza Kyle Mack, probabilmente si sarebbe lasciato sfuggire l’occasione per entrare nella storia.
La notte davanti al pc – Quella mattinata dell’11 febbraio l’ha raccontata l’editorialista Jeff Passan in un articolo per Yahoo! Sport. Red Gerard, chiamato così per i capelli rossi, aveva passato i pochi giorni precedenti alla sua gara a guardare Brooklyn Nine-Nine, serie che racconta le vicende di un improbabile gruppo di detective nel fittizio 99esimo distretto di polizia di New York. Così ha fatto anche la notte prima della finalissima e, episodio dopo episodio, è crollato nel sonno. La sveglia delle 6 non l’ha neanche sentita, 20 minuti dopo lo ha chiamato il suo collega Mack: “Red, sei sveglio vero?”. Non lo era. In ritardo, ha comunque mangiato un sandwich all’uovo con prosciutto, avocado e formaggio. Per il panico, non è riuscito a trovare la sua giacca. Allora ha preso in prestito quella di Mack e si è diretto verso la collina dello Phoenix Snow Park, dove alle 11.30 cominciava la sua gara. Dopo due tentativi non da medaglia, con l’incredibile 87.16 su 100 del terzo ha conquistato l’oro, lasciando alle spalle i canadesi Max Parrot e Mark McMorris.
La serie per evitare distrazioni – La notizia dell’imprevisto dovuto a Netflix ha fatto il giro dei media americani, ingigantendosi fino a diventare il racconto di una “notte insonne”. Ma la storia di Red Gerard non è quella di un giovane sbruffoncello che snobba le Olimpiadi per finire di vedere una serie tv. Redmond aveva deciso insieme al compagno di stanza Kyle di passare le giornate precedenti alla competizione guardando Netflix proprio per evitare le tante distrazioni del Villaggio Olimpico. Poi, come un qualsiasi 17enne che deve andare a scuola, non ha sentito suonare la sveglia e si è alzato con 20 minuti di ritardo.
Il suo ‘clan’: in 18 in Corea del Sud – E Red sarebbe proprio il classico esempio di un comune giovane americano, se non fosse per la piccola differenza di avere lo snowboard scritto nel destino e alle spalle una famiglia che gli ha imposto il successo. Un clan di 18 persone che lo ha seguito fino in Corea del Sud per vedere realizzate le loro fortune. Red è figlio di Conrad e Jen Gerard, che si sono trasferiti da Rocky River, appena fuori Cleveland, in Colorado quando loro figlio aveva 8 anni e gli hanno così permesso di immergersi nella neve. Creighton, Trevor, Brendan, Tieghan, Malachi e Asher, dai 32 ai 9 anni, sono i suoi sei fratelli.
Il predestinato: a 10 con la tavola sui binari – Quando Red aveva 2 anni lo facevano rotolare giù dalle colline innevate dove si allenava Brendan, suo fratello anche lui snowboarder. A 6 anni già sciava e saltava, a 10 si allenava con la tavola suoi binari del treno che passavano dietro casa. Per la famiglia era già un campione e l’oro conquistato neanche maggiorenne alle Olimpiadi ne è solo la naturale conseguenza. Lo aspettavano al traguardo del Phoenix Snow Park con qualche cassa di birra Cass Light, Fitz e Budweiser, già vuote prima di mezzogiorno. In mano avevano un cartello con la scritta “Getting Gerarded”. È il termine che i compagni di college della cugina di Red, Abigail, avevano coniato per descrivere la pratica della giovane di consumare quantità insolite di alcool e festeggiare fino a tarda notte.
La gara e l’esultanza – E allora non stupisce che dopo l’ufficialità della medaglia d’oro, Red Gerard abbia esultato con un non proprio principesco “Holy Fuck”, entrato nei microfoni della Nbc e quindi ascoltato in diretta nazionale da tutti gli Stati Uniti. Questo è Red Gerard, 17enne prodigio schiacciato dalla voglia di successo di una tipica famiglia americana, che però quando incolla ai piedi la tavola da snowboard diventa regale. In gara ha disegnato una linea che nessun altro degli 11 finalisti ha voluto tentare. I suoi salti sono unici per stile e ampiezza. Potrà diventare la nuova stella olimpica americana e raccogliere l’eredità di Shaun White, l’attuale re indiscusso della tavola, con cui già condivide il rosso dei capelli. Per riuscirci punterà a un’altra medaglia anche nella finale Big Air del 24 febbraio. Nel frattempo potrà continuare a godersi le serie tv su Netflix e stare lontano dalle birre dei famigliari. Se non altro, ha portato fortuna.