“Il caso Rimborsopoli M5s? Ovviamente coloro che hanno ammesso la vicenda li conosco. Non me lo aspettavo e infatti sono molto incazzato”. E’ l’amaro commento di Alessandro Di Battista, deputato uscente del M5s, al caso che ha travolto il movimento. Ospite di Dimartedì (La7), il parlamentare aggiunge: “Mi sto facendo il giro d’Italia da non candidato per spiegare un programma e, anziché parlare delle nostre proposte, ora mi tocca parlare di questi che non hanno restituito i soldi. Sono molto, molto arrabbiato, ma io ho diritto di esserlo, perché io ho restituito i soldi, così come la stragrande maggioranza dei miei colleghi. Gli esponenti degli altri partiti politici, cioè quelle sanguisughe che non si sono tagliate un euro in 40 anni, devono tacere. Potranno parlare quando renderanno i soldi che io ho restituito”. E sottolinea: “Metto la mano sul fuoco sulla serietà e sulla intransigenza del M5S. Questo conta. Una forza politica deve essere giudicata in base a come interviene, quando c’è qualcosa che non va. Modificare l’animo umano è impossibile. Ma noi sbattiamo fuori le persone che non restituiscono quello che dovrebbero restituire e, tra l’altro, la legge non glielo impone. Ma il Pd candida anche chi è indagato per spese pazze, cioè per essersi intascato soldi dei cittadini a scopo personale. Ci rendiamo conto della differenza? E nessuno ne chiede conto”. Poi chiosa: “La perfezione non esiste, neanche nel nostro movimento, che è cresciuto molto in fretta. E’ anche vero però che conoscere al 100% l’animo umano non è possibile, altrimenti non ci sarebbero i divorzi”