Bagarre a Dimartedì (La7) tra il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, e Matteo Richetti, portavoce della segreteria del Pd e candidato al Senato in Emilia-Romagna. La miccia del dibattito è il caso sulle mancate restituzioni, che ha travolto il M5s, vicenda sulla quale Richetti è tranchant: “Il problema qui è aver assistito per 5 anni a persone che davano lezioni sull’onestà, loro requisito fondamentale, e scoprire che il comportamento è tutt’altro che di onestà. C’era qualcuno che faceva il bonifico, ne mostrava lo screenshot e poi lo rimuoveva. Questo è un atteggiamento di massima disonestà e lo trovo molto grave”. “Forse dovreste cominciare a restituire anche voi un pezzo dello stipendio, prima di dare lezioni agli altri” – ribatte Travaglio – “La differenza tra voi e i 5 Stelle è che loro, quando trovano una mela marcia, la cacciano, mentre voi la candidate e la promuovete. Nelle vostre liste ci sono 29 inquisiti e per la prima volta avete sorpassato Forza Italia, che invece ha candidato 24 indagati. E’ un fatto storico. Ma vi rendete conto di che razza di macigno di questione morale avete in casa vostra? E date lezioni agli altri? E’ sconfortante”. Richetti replica: “Io trovo gravissimo che un direttore di giornale che io stimo, come Marco Travaglio, si comporti come un Rocco Casalino qualunque”. “Ma come si permette?” – insorge Travaglio – “Ma risponda alla mia domanda. Restituite anche voi un pezzo dello stipendio prima di dare lezioni agli altri. Tra l’altro, i 5 Stelle hanno votato la sua legge sul taglio dei vitalizi”. Il portavoce dem difende la sua posizione e ammonisce: “Ma lei come fa a difendere questa roba qua? Lei sta facendo il giornalista di partito”. “Lei fa finta di non capire” – controbatte il direttore del Fatto – “Voi avete candidato persone indagate per le Rimborsopoli regionali, cioè sotto processo in quanto facevano spese private con soldi pubblici, destinati ad attività istituzionali. E non è che li avete scoperti dopo e li avete cacciati, ma li avete candidati, sapendo che quelle persone sono imputate per avere rubato sui rimborsi regionali”