Ci sono due indagati per crollo colposo nel caso della voragine che si è aperta mercoledì in via Livio Andronico, nel quartiere Balduina: i pm hanno iscritto nel registro il legale rappresentante dei proprietari del terreno e il legale rappresentante della società responsabile del cantiere nel quale è avvenuto il cedimento. L’inchiesta è stata affidata dal procuratore Giuseppe Pignatone al procuratore aggiunto Nunzia D’Elia che, assieme al sostituto Mario Dovinola, ha affidato una consulenza a due ingegneri e ad un geologo al fine di accertare le cause dello smottamento.

Spetterà a loro stabilire se il cedimento sia stato almeno in parte causato da paratie di mantenimento insufficienti, o dalle infiltrazioni di acqua presenti nel cantiere già prima del crollo e probabilmente dovute a più concause. Alcuni piloni che avrebbero dovuto sostenere il cantiere si sono spezzati nel crollo e la voragine si è in breve trasformata in una piscina di acqua e terra a causa delle infiltrazioni. Il suolo argilloso della zona non ha retto e nello smottamento cinquanta metri di strada sono crollati con sei auto parcheggiate sopra.

Intanto, i vigili del fuoco con alcuni tecnici sono ancora al lavoro per proseguire le misurazioni strumentali e i controlli su sicurezza e stabilità nell’area. Verifiche sono in corso nell’intero isolato, in un’area di circa un chilometro quadrato. Al lavoro i tecnici delle aziende di acqua e gas oltre ai vigili del fuoco. Il quartiere è senza acqua da ieri e problemi legati all’erogazione idrica c’erano stati anche nei giorni passati. A riguardo, Acea, l’azienda che fornisce acqua ed energia elettrica alla Capitale, ha fatto sapere che “le tubature si trovano in ottimo stato anche se troncate di netto, probabilmente per il forte impatto dovuto allo smottamento del terreno, ma in nessun modo corrose”.

“La situazione è grave ma sotto controllo. Non si tratta di una voragine ma di un crollo di un’area di cantiere, è una paratia del cantiere che è crollata”, ha affermato la sindaca di Roma Virginia Raggi. “L’area è stata posta sotto sequestro, già oggi la magistratura inizierà a fare tutti i rilievi del caso, possiamo dire che stanotte le due palazzine prospicienti sono state evacuate in via precauzionale. Probabilmente rimarranno fuori casa ancora un po’ di tempo, tutte le famiglie avevano già trovato una sistemazione alternativa tranne una che è stata ospitata all’interno di un hotel”. Al momento sono due le palazzine inagibili, con circa 20 famiglie interessate.

Sul caso è intervenuto anche il Codacons, lanciando un’azione risarcitoria collettiva per tutti gli abitanti di via Livio Andronico e del quartiere Balduina: “Domani presenteremo un esposto alla magistratura chiedendo di aprire formalmente una indagine per il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti – afferma il presidente Carlo Rienzi – E’ ora di fare luce sulle continue voragini che si aprono sull’asfalto della capitale, e che dimostrano l’emergenza strade che impera nella capitale e che mette a serio rischio l’incolumità di pedoni e automobilisti”. “Solo lo scorso 16 gennaio un caso analogo si era registrato in via Catania, coinvolgendo una anziana – aggiunge-: vogliamo sapere di chi siano le responsabilità di tali episodi”.

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