La Procura della Corte dei Conti della Lombardia, guidata da Salvatore Pilato, sta indagando sul “finanziamento delle infrastrutture di trasporto metropolitano” effettuato con “risorse destinate” all’Expo del 2015. È un particolare che emerge dalla relazione della Procura contabile presentata oggi in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario dei magistrati contabili della Lombardia. Pilato ha spiegato poi ai cronisti che l’attività istruttoria sulla gestione finanziaria “per le linee metropolitane” collegate a Expo è scaturita da una “segnalazione dell’Anac”, l’Autorità nazionale anticorruzione. Pilato ha anche chiarito che “tutto l’ufficio” della Procura lavora sui contratti e sui filoni “finanziari” di Expo. Nella relazione, tra l’altro, vengono citate anche “le indagini della Procura generale di Milano” sull’appalto della ‘Piastra dei servizì di Expo. Inchiesta che ha portato anche alla nuova accusa di abuso d’ufficio per il sindaco Giuseppe Sala per parte del capitolo del ‘verde’, su cui indaga anche la Procura contabile.
Nella relazione della Procura contabile si parla, infatti, della “gestione delle istruttorie sulla società Expo 2015” che ha “generato complesse attività d’accertamento documentale e probatorio, anche di natura tecnica” nelle quali sono confluite “tutte le deliberazioni d’irregolarità contabile approvate dalla Sezione regionale di controllo per la Lombardia” e gli “atti e la relativa documentazione contabile trasmessa dal Ministero Economia e Finanze”. E anche gli atti “relativi a 18 procedimenti di transazione avviati dalla società Expo 2015”. La gestione finanziaria delle risorse destinate all’Expo, spiegano i pm contabili, “si è estesa anche al finanziamento delle infrastrutture di trasporto metropolitano ed alla infrastrutturazione informatica degli Uffici giudiziari della Città di Milano”. E anche “tali ambiti e settori di finanziamento sono compresi nelle attività istruttorie in corso di svolgimento”. L’Anac di Raffaele Cantone, infatti, lo scorso ottobre, ha trasmesso alle Procure di Milano, Brescia e Venezia, e alla stessa Procura contabile, la delibera di chiusura di un’istruttoria su presunte irregolarità nella gestione degli appalti finanziati con fondi governativi per Expo e messi a disposizione dal Comune di Milano, tra il 2010 e il 2015, per informatizzare l’attività degli uffici giudiziari milanesi. Inoltre, la stessa Anac in una delibera dello scorso luglio aveva messo in luce “gravi disfunzioni e irregolarità che non trovano giustificazione nelle deroghe per l’evento Expo 2015 e che hanno comportato notevoli incrementi di costo” nell’appalto del valore di 61 milioni di euro per la “realizzazione del lotto funzionale 1B della strada di collegamento Zara-Expo”. Nella relazione si citano, poi, anche i procedimenti nati da inchieste penali degli anni scorsi che hanno coinvolto ex manager Expo, tra cui una recente sentenza a carico di Angelo Paris con al centro l’appalto per le ‘Architetture di servizio’ con la condanna per l’ex manager al pagamento di 315mila euro. All’ex ad Expo Sala, infine, i pm contabili hanno notificato nelle scorse settimane un invito a dedurre per un presunto danno erariale da 2,2 milioni di euro in relazione alla fornitura di 6mila alberi per l’Esposizione Universale.