L'uomo responsabile della morte del barista di Budrio è stato arrestato in Spagna: "Sono un paramilitare. Sono fisicamente e psicologicamente preparato a fare la guerra"
Igor il russo, il cui vero nome è Norbert Feher, nell’aprile del 2017 uccise un barista a Budrio, poi un agente di polizia in provincia di Ferrara e infine sparì nel nulla: nonostante una caccia all’uomo in cui furono impiegati centinaia di uomoini delle forze dell’ordine. Il 15 dicembre è stato arrestato in Spagna per un triplice omicidio. Come riporta La Repubblica, Igor è scappato dall’Italia in bicicletta, riuscendo ad eludere tutti i controlli all’uomo messa in piedi dai carabinieri. Il quotidiano indica che due giorni fa le autorità spagnole hanno tolto il segreto istruttorio su una parte dell’indagine, riportando anche la sintesi del suo interrogatorio. Alla domanda posta dagli inquirenti su quale mezzo di trasporto abbia usato per arrivare in Spagna, Igor risponde: “La bicicletta“, raccontando anche di essere stato aiutato da persone locali e di essere stato addestrato in un esercito, “Sono un paramilitare. Sono fisicamente e psicologicamente preparato a fare la guerra“. La formazione militare, però, non risulta documentata agli investigatori italiani.
Igor ha confessato i tre omicidi: José Luis Iranzo, pastore che lo sorprese dentro al suo casolare, e i due militari della Guardia Civil, Victor Jesus Caballero e Victor Romero, uccisi poco dopo il pastore. “Non li volevo uccidere. Non mi piace utilizzare l’arma, lo faccio solo per difesa personale“, ha commentato. Nel ricostruire i suoi spostamenti, dice: “Mi sono nascosto sui monti. Avevo con me sufficiente cibo e denaro. Mi piace stare nella natura, ho fatto tante foto. Sono anche molto religioso, per cui quattro ore al giorno le dedicavo alla lettura della Bibbia. Sono stato sempre all’aria aperta, giravo con una mountain bike“.