Nelle puntate precedenti
Riassunto breve per i pochi che non ne parlano tutti i venerdì dalla parrucchiera. Antonino il macellaio, solo omonimo di Cannavacciuolo, all’improvviso ha tirato fuori uno stile raffinato da nouvelle cousine e le sta vincendo tutte come l’Empoli. Marianna, superstite dell’inchiesta come uno della Dc dopo Tangentopoli, è diventata la favorita anche perché riemerge sempre dalle sabbie mobili (sabbie mobili è un modo bello per un giornale per non dire quella parola per cui Bastianich è diventato famoso, ma anche Piero Manzoni ma anche Olmo il personaggio di Fabio De Luigi ma anche Marcello Marchesi che invitava a tenere bene a mente che “milioni di mosche non possono sbagliare”).
In gara ci sono inoltre la perfida Ludo e quello capellone che ogni volta mannaggia la miseria il nome (ah sì, Alberto) che però secondo l’Alta Corte delle reti sociali sono i veri autori del delitto che invece, come quel tale che tra qualche giorno rivincerà le elezioni, sono sempre lì che comandano la baracca. Fuori dalla gara c’è Manu la soave che l’Alta Corte ha assolto, col piccolo dettaglio che il giudizio delle reti sociali vale quanto quello di Stopardi.