Viva lo spoiler: i 4 senza pali
Ma solo per questo: La Sila non ha regole e soprattutto è un po’ stronza. Peso a monte, spalle a valle, si comincia a sgrezzare il gruppo, anche senza il noir delle scorse settimane. Ne son rimasti solo otto e quattro si salvano (Kateryna, Davide, Antonino, Denise) e quattro vanno al pressure test: robot-Marianna, Francesco il diafano, Simone il cucciolo di zombie e Alberto che l’unico guizzo ce l’ha nelle bandane (capirai). Sono lì, al pressure, perché “sono quattro morti”, come dice Cannavacciuolo, o “senza pali”, che sarebbero le palle per Bastianich.
Per rallegrare la situazione, ogni banco è coperto da un lungo telo nero. In realtà gli aspiranti chef devono scoprirlo a ogni via dei giudici: e così alla prima viene fuori un’anatra con mandarini, carote, coriandolo, al secondo via ci sono le uova e la farina, al terzo pomodorini e avocado, al quarto – tadadadan – due scampi. E ora dove ce li mettiamo gli scampi? Bando alle volgarità, in realtà due di loro la scampano (ah-ah, La Sila ha fatto la battuta). Uno è – sempre svogliatamente – Simone, che anche per salire in balconata ha il ritmo di Baricco a teatro. L’altra è robot-Marianna, anche se ha dimenticato il coriandolo.