Il governatore commenta l'inchiesta che coinvolge il figlio definendola una "sceneggiatura impensabile". Ma il suo vice, Fulvio Bonavitacola, convoca l'assemblea di Sma Campania: all'ordine del giorno la "revoca e sostituzione" del consigliere Di Domenico, coinvolto nell'indagine
Di fronte alle telecamere Vincenzo De Luca parla di “sceneggiature impensabili” ed “effervescenze”, eppure la Regione Campania si prepara a sostituire in tempi rapidissimi il consigliere delegato di Sma, Lorenzo Di Domenico, indagato nell’inchiesta nata dal lavoro giornalistico di Fanpage che coinvolge anche il figlio del governatore, Roberto. Da un lato il presidente della Regione sminuisce, dunque, ma l’ente che controlla la Sma – cioè la stessa Regione – è pronta a chiudere il rapporto con Di Domenico.
“In coerenza con la linea di assoluto rigore con cui la Regione Campania attua le proprie azioni nella gestione del ciclo dei rifiuti, alla base anche del Protocollo di legalità con l’Anac, domani (sabato, ndr) alle 12 presso la sede della Regione in via Santa Lucia, si terrà l’assemblea del socio unico della società Sma Campania per la revoca e sostituzione del consigliere delegato”, scrive in una nota il vicepresidente della Regione Campania e assessore all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola.
Parole decisamente in contrasto con quelle di De Luca, espresse in un’intervista a margine di un evento e ribadite nel consueto appuntamento settimanale con Lira Tv: “Abbiamo registrato episodi giudiziari e qui davvero abbiamo motivo per essere perfino emozionati. Abbiamo assistito a delle sceneggiature che erano impensabili: camorristi, ex camorristi, non ho capito bene, assoldati per fare grandi operazioni di intelligence, da servizi segreti. Cose grosse”, ha commentato il governatore.
Per poi ricordare quanto avvenne due anni fa poco prima delle elezioni regionali: “Mi ricorda un po’ il clima di due anni e mezzo fa quando alla vigilia della campagna elettorale venne fuori una lista di impresentabili e io avevo un ruolo d’onore. Ci sarebbe da domandarsi, di quella lista, cosa è successo dopo la campagna elettorale? Come si sono concluse le vicende giudiziarie? Ma questo affaticherebbe larga parte dell’informazione, l’importante è sparare la palla“.
Però è lo stesso De Luca, di fatto, a correre ai ripari allontanando Di Domenico, che nell’inchiesta di Fanpage, durante un incontro con l’ex boss Nunzio Parrella, dice a un certo punto: “Ci dobbiamo saziare tutti”, mentre i protagonisti dell’inchiesta stanno contrattando i termini dell’affare.