“La vicenda del M5s sulle mancate restituzioni? Non sposterà un granché in termini di voti”. Così a Otto e Mezzo (La7) il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, commenta il caso che ha travolto il M5S. E spiega: “Coloro coloro che ritengono il M5S diverso dagli altri continuerà a reputarlo tale anche dopo questo caso, soprattutto se questa vicenda si esaurisce con gli otto nomi che sono stati fatti. Se invece si ingrossa, qualcosa cambia. Al tempo stesso, coloro che già diffidavano altamente del M5s continueranno a essere ancora più scettici. Credo, insomma, che questa vicenda radicalizzerà ancora di più le posizioni divergenti e antitetiche nei confronti del M5s”. Scanzi menziona l’analisi di Antonio Padellaro sul caso: “Il problema politico per il M5S è che, se loro non riescono a controllare neanche i loro parlamentari, poi è un po’ difficile chiedere agli italiani di dar fiducia per governare un Paese. Questo mi sembra il tema politico più importante. L’altro aspetto, che noto con triste ironia, è che il centrodestra e il centrosinistra si stanno scatenando per attaccare il M5S sulla questione morale. Questa vicenda ferisce tutti, però se c’è qualcuno che non può parlare minimamente di questione morale è il centrodestra assieme al centrosinistra”. E aggiunge: “Il centrodestra in questi anni si è preoccupato della questione morale quanto io mi preoccupo della discografia dei Modà. Cioè un po’ meno di niente. Per quanto riguarda il centrosinistra, ho sentito Renzi definire il M5S “un’arca di Noè fatta di riciclati, scrocconi, truffatori, e massoni“. Premesso che mi pare una definizione che pericolosamente potrebbe cucirsi addosso al Pd renziano” – continua – “al signor Renzi, che continua sempre a pontificare con questa sua aria un po’ tronfia e intrisa di sicumera, bisognerebbe dire che, se vuole dare lezioni di questione morale, dovrebbe togliere dalla sua lista quei 29 indagati per la vera Rimborsopoli, cioè per aver utilizzato dei soldi pubblici per fini privati. Quando io sento dare lezioni di morale da Brunetta e da Renzi, metto metaforicamente la mano sulla fondina”. Battuta finale sul leader di Forza Italia: “Berlusconi dice che il M5S non ha più nessuna chance di vincere? Non è che c’era bisogno di lui per saperlo. Se il M5S non si allea con nessuno e ha il 28%, non può governare. Io sinceramente faccio un po’ di fatica a commentare e a criticare Berlusconi, perché lo vedo davvero poco lucido. Credo che politicamente in questi 24 anni abbia fatto più danni della grandine. E se fossi un suo amico, gli direi di riposarsi, perché molte volte non mi sembra pienamente connesso”
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