La corsa al voto utile (e il Pd rallenta)
La prima notizia, prima ancora del dettaglio delle mappe, deriva dal raffronto delle cartine elaborate da Rosatellum.info al 9 febbraio e al 16 febbraio. Sembrano identiche, ma è tutta apparenza. Come i movimenti delle placche terrestri, in modo impercettibile qualcosa si muove. Sono i flussi di voto che fanno cambiare colore a diverse zone del Paese: da rosso chiaro a azzurro chiaro, da azzurro a giallo.
Ma la tendenza generale e quasi unica è che gli elettori sembrano dirigersi verso due soli competitor: da una parte il centrodestra e dall’altra i Cinquestelle. Appare un richiamo al voto utile, a chi appare davvero in grado di vincere (da una parte) o di fare da ultimo baluardo (dall’altra). Così alcuni collegi che al 9 febbraio sembravano appannaggio del centrosinistra (Venezia, Trieste) sono diventati celeste, altri che erano gialli (La Spezia) sono diventati azzurri, in altri ancora il blu si fa più chiaro (in alcune zone della Puglia) e altri che erano rosso chiaro – come in Romagna – sono diventati gialli. In altre parti d’Italia, come in Calabria, i colori si fanno più intensi, blu o giallo che siano.
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