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Inchiesta rifiuti Napoli, De Luca: “Ai giornalisti do un messaggio d’affetto: state sereni”. E attacca M5s e Di Maio

“Come dicono le Scritture, siamo nati per soffrire. Quindi, dobbiamo soffrire per questi altri 20 giorni fino al 4 marzo”. Inizia così il lungo monologo del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante il suo consueto appuntamento del venerdì, su Lira Tv. E sferra sciabolate e fendenti al M5s e ai giornalisti di Fanpage per la loro inchiesta giornalistica, da cui è partita l’indagine della procura di Napoli per corruzione e finanziamento illecito dei partiti che vede coinvolto, tra gli altri, il figlio secondogenito, Roberto, assessore comunale al Bilancio a Salerno. De Luca esordisce con una battuta su Silvio Berlusconi, poi prosegue con la vicenda delle mancate restituzioni del M5s: “Il candidato grillino (Luigi Di Maio, ndr) stavolta si è superato, perché, dopo il caso Rimborsopoli, ha avuto un colpo di genio e ha proposto di dimezzare lo stipendio dei parlamentari. Le chiacchiere non costano niente. Che peccato, poteva farlo 5 anni fa. E’ passata una intera legislatura e Luigino Di Maio come vicepresidente della Camera, nel frattempo, si è messo in tasca 15mila euro netti al mese, girando per il Paese a farsi pubblicità e a non fare niente a spese dei contribuenti. Faccio una controproposta” – continua – “Io suggerisco di dare la tessera di povertà ai parlamentari, riduciamoli sul lastrico, alla miseria, alla fame. Mi pare che questa proposta raccolga meglio il sentimento del popolo. Si potrebbe addirittura pensare di innalzare qualche patibolo a piazza Mercato o a piazza Colonna”. Poi si sofferma sull’inchiesta di Fanpage, che non nomina esplicitamente: “Abbiamo motivo per essere perfino emozionati. Abbiamo assistito a delle sceneggiature impensabili: camorristi, ex camorristi, assoldati per fare grandi operazioni di intelligence e da servizi segreti. Cose grosse. Mi ricorda un po’ il clima di 2 anni e mezzo fa, quando, alla vigilia della campagna elettorale per le Regionali, venne fuori la lista degli impresentabili. E ovviamente io avevo un ruolo d’onore in quella lista di malfattori e delinquenti. Ma di quella lista di impresentabili che è successo?” – prosegue – “Dove sono finiti? Come si sono concluse le vicende giudiziarie su questi impresentabili? Ma ovviamente questo affaticherebbe tanta parte del mondo dell’informazione. L’importante è sparare la palla. Poi quello che viene dopo non interessa più a nessuno. Comunque, massima fiducia nella magistratura”. Poi, rivolgendosi al conduttore, aggiunge, non nascondendo un sorriso sarcastico: “Non solo non bisogna occultare gli episodi, ma bisogna accendere i riflettori a 360 gradi, e per il resto ovviamente bisogna stare tranquilli. Ecco, a qualche suo collega rivolgo un messaggio affettuoso: stai sereno. E misuriamo le parole oggi, così evitiamo di fare brutte figure domani”. De Luca torna sulle elezioni e chiosa con una nuova bordata al M5S: “Al di là di questo clima e di tutte le effervescenze… state sereni. Chi deve governare l’Italia dopo il 4 marzo? E questa è una responsabilità che graverà sulla coscienza di tutti i cittadini italiani. Spero che prevalga la ragione e che l’Italia non finisca nelle mani di dilettanti allo sbaraglio, truffatori politici, mentitori di professione, complottisti