Il sisma è stato avvertito anche nella capitale Città del Messico, a 500 km dall’epicentro: decine di edifici danneggiati e migliaia di sfollati ma nessuna vittima
Tredici persone sono morte nello schianto di un elicottero militare che stava effettuando un sopralluogo nelle zone colpite dal sisma di magnitudo 7.2 che ha colpito il Messico venerdì 16 febbraio. Tra le vittime ci sono anche 3 bambini. A quanto si apprende, il pilota dell’elicottero ha perso il controllo quando mancavano dai 30 ai 40 metri per l’atterraggio. Sul veivolo c’erano, oltre a personale dell’esercito, funzionari e giornalisti, anche il ministro dell’Interno messicano, Alfonso Navarrete Prida, e il governatore dello stato di Oaxaca, Alejandro Murat, questi ultimi rimasti illesi, riportando solo lievi lesioni.
Alle 17,39 di venerdì 16 febbraio ora locale (00,39 in Italia) c’è stata infatti una scossa di terremoto di magnitudo 7.5 nel sudovest del Messico. Secondo i rilevamenti dell’agenzia sismologica statunitense Usgs, il terremoto ha avuto ipocentro a 25 km di profondità ed epicentro circa 30 km da San Agustín Chayuco nello Stato di Oaxaca, ma è stata avvertita in tutto il centro e il sud del Paese. Al momento non si sono registrate vittime, né gravi crolli, ma due città vicino all’epicentro hanno riportato danni e le autorità statali hanno aperto i rifugi di emergenza. Il sisma è arrivato a meno di sei mesi da due terremoti devastanti che hanno ucciso centinaia di persone e ha scatenato il panico. Alla prima scossa di magnitudo 7,2, ha fatto seguito una seconda di 5.8. A seguire poi, i sismologi hanno registrato altre 122 scosse di assestamento. Il sisma ha innescato il sistema di allarme di Città del Messico e ha causato l’ondeggiamento degli edifici nella capitale ed è stato avvertito anche negli stati di Guerrero, Puebla e Michoacan. A
Subito dopo il sisma, i cittadini messicani in preda al panico hanno invaso le strade, temendo una ripetizione dei due terremoti che nel settembre scorso hanno causato 465 morti. Il 7 settembre 2017 un terremoto di magnitudo 8,2 ha fatto tremare la nazione e ucciso 96 persone, negli stati di Oaxaca e Chiapas. Meno di due settimane dopo, il 19 settembre, nel 32 ° anniversario dell’enorme terremoto del 1985 che ha ucciso 10.000 persone, un terremoto di magnitudo 7.1 ha scosso ancora una volta il paese, causando la morte di 369 persone. Il Messico si trova in un punto in cui cinque placche tettoniche si uniscono, rendendolo particolarmente vulnerabile ai terremoti.