Con un post dal titolo “Come funziona il controllo dell’informazione in Italia durante la campagna elettorale”, il M5s sul Blog delle Stelle pubblica una lista di giornalisti della Rai, accusandoli di essere pilotati da Pd e Forza Italia. Rispondono la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), l’Ordine dei giornalisti, Usigrai e i cdr di Tg1 e Tg2 con una nota congiunta: “Attacco squadrista a base di liste di proscrizione. E neanche originale. Come nella tradizione della vecchia politica, anche il Movimento 5 stelle appena ha una difficoltà in campagna elettorale tenta la tipica arma di distrazione di massa: l’attacco alla Rai. Non vorremmo deludere nessuno: noi non ci faremo distrarre, men che meno intimidire, e continueremo a fare il nostro dovere di informazioni libera e indipendente al servizio esclusivo dei cittadini”.
Il M5s era già finito in passato al centro delle polemiche per aver ideato una rubrica sul blog di Beppe Grillo dal titolo “il giornalista del giorno”. Oggi i grillini partono dalla notizia dell’ergastolo per sei giornalisti in Turchia delle scorse ore e attaccano: “Il controllo dell’informazione”, si legge sul Blog delle Stelle, “non lo tiene solo chi condanna al carcere i giornalisti, ma anche chi decide quali notizie vanno in onda. Questo succede in Italia, al confronto il presidente turco è un dilettante. Renzi e Berlusconi hanno sotto il loro totale controllo il servizio pubblico radiotelevisivo e il suo principale competitore”. Quindi il post continua: “Basta seguire le orme di Silvio, che quando era presidente del Consiglio ha messo uomini di propria fiducia nei tg e nelle reti, uomini che adesso sono rimasti in Rai. Li trovi al Tg1, così come al Giornale Radio o al Tg2. Se invece vuoi adottare il metodo del Pd prendi esempio da Renzi, scegli i vertici della tv pubblica e fai nominare loro direttori fedeli nei telegiornali. Ricordandoti anche di fargli scegliere i propri vicedirettori in quota politica in modo da non scontentare gli alleati, ma tieni fuori chi vuole addirittura ambire a sostituirti tramite le elezioni”.
Segue, sempre nel post pubblicato sul Blog delle Stelle, un elenco di giornalisti accusati di essere vicini a Pd o Forza Italia. “Sono voci maligne, che girano fra i corridoi di viale Mazzini”, si legge ancora, “i diretti interessati le smentiranno? Ce lo auguriamo, sia con le parole che con i fatti”. Quindi la chiusa contro l’ipocrisia dei partiti: “Destra e sinistra parlano dell’indipendenza dell’informazione dalla politica, sottolineano l’eccessivo controllo dell’informazione negli altri Paesi. Attaccano il MoVimento 5 Stelle dicendo che siamo noi che vogliamo controllare il sistema mediatico. L’importante è che quando viene fuori uno scandalo come quello dei rifiuti in Campania i loro uomini siano fedeli, e ne parlino il meno possibile”. Il riferimento è allo scoop di Fanpage sull’inchiesta Bloody Money in Campania che ha portato alle dimissioni, tra gli altri, del figlio del governatore della Campania Roberto De Luca.