Per ben tre volte una pattuglia delle Volanti della Questura del capoluogo è passata dall’abitazione dell'uomo finito ai domiciliari pe aver picchiato il professore che aveva rimproverato il figlio
Era finito ai domiciliari per l’aggressione avvenuta il 10 febbraio nella scuola media Muriald0 di Foggia ai danni del vicepreside, colpevole, ai suoi occhi, di aver rimproverato energicamente in precedenza il figlio di 11 anni, alunno dell’istituto. Ieri il padre del ragazzo è stato arrestato di nuovo, stavolta per evasione, in quanto si è allontanato da casa, dove avrebbe dovuto rimanere, fin dalla mattina.
Per ben tre volte una pattuglia delle Volanti della Questura del capoluogo è passata dall’abitazione di C.D., 38 anni, pregiudicato, ma senza trovarlo. L’uomo, infischiandosene delle prescrizioni, ha pensato bene di partecipare, unitamente ai parenti, a una festa di battesimo in una struttura ricettiva di Foggia, in compagnia di noti pregiudicati, nei riguardi dei quali sarà analizzata dalla Divisione Anticrimine della Questura l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.
La Squadra Mobile di Foggia ha acquisito un video pubblicato su Facebook. C.D. è stato quindi condotto in carcere per il reato di evasione dagli arresti domiciliari. L’uomo aveva picchiato il vicepreside con calci e pugni provocandogli un trauma cranico e addominale con prognosi di 30 giorni. Poi si era scusato in una lettera tramite il suo avvocato, pur rimarcando che si era recato a scuola dopo aver visto il figlio piangere in seguito a un presunto maltrattamento subito all’uscita di scuola da parte del vicepreside.