Come riportato dal Corriere della Sera, il 29enne Leonardo Rabolini è imputato per ingiuria aggravata dall'odio razziale e lesioni. L'uomo ha negato di aver pronunciato tali affermazioni nei confronti della vicina. Processo rinviato a settembre
Commerciante a processo per ingiuria aggravata dall’odio razziale e lesioni dopo aver detto alla proprietaria dell’attività a fianco della sua: “Non fare entrare i tuoi figli ebrei nel mio negozio”. Come riportato dal Corriere della Sera, Leonardo Rabolini, 29 anni e titolare della Coin in zona quartiere Trieste a Roma, è imputato per le frasi rivolte alla vicina di religione ebraica Emma Veneziano.
I fatti risalgono al 31 luglio 2014: secondo l’accusa, Veneziano stava chiudendo la saracinesca del suo negozio quando Rabolini ha pronunciato le frasi contro i figli e, alla richiesta di spiegazioni, ha aggiunto: “Ebrei meritate di stare nei forni crematori”. E poi: “Siete la causa della morte di tanti palestinesi uccisi”. Il commerciante è accusato anche di aver dato un calcio alla donna, di fronte all’assenza di reazioni. Rabolini durante il processo si è difeso dicendo di “non aver mai pronunciato quelle e altre frasi dello stesso tenore”. Il processo è stato rinviato a settembre.