Produzione, traffico e spaccio di droga. I carabinieri e la polizia hanno arrestato 51 persone a Catanzaro. Coordinata dal procuratore Nicola Gratteri, dall’aggiunto Vincenzo Capomolla e dai sostituti Domenico Guarascio e Paolo Petrolo, l’operazione “Passo di salto” è scattata stamattina all’alba e ha stroncato una potente associazione operante nella zona sud del capoluogo calabrese. L’inchiesta della dda comprende vari filoni di indagine condotte dal Nucleo investigativo dell’Arma e dalla squadra mobile della questura che hanno disarticolato il sodalizio criminale di Catanzaro Lido.
Grazie alle intercettazioni telefoniche e alle microspie piazzate all’interno delle auto degli spacciatori, i pm sono riusciti a ricostruire i diversi livelli del traffico di sostanze stupefacenti. Dai fornitori agli spacciatori al minuto passando per i grossisti della droga, tutti sono finiti nei filmati registrati dagli investigatori grazie alle telecamere nascoste che hanno consentito alla dda di mettere le mani su una vera e propria holding dello spaccio che vantava un sostanziale monopolio della droga in città e negli affollati centri del litorale ionico catanzarese.
Stando a quanto emerso dall’inchiesta Passo di salto, gli indagati utilizzavano anche i minori per spacciare cocaina, cannabis ed eroina. Minori che, per pagare la droga, da consumatori si trasformavano in pusher. I canali di approvvigionamento della droga erano le principali cosche di ‘ndrangheta della Locride e del crotonese.
Lo stupefacente veniva ceduto dai grossisti agli spacciatori al minuto e ai consumatori anche in conto vendita. Il regolare pagamento della droga, infatti, era garantito dalla forza intimidatrice del gruppo criminale. Oltre alle intercettazioni e all’attività di indagine classica dei carabinieri e della polizia, il modus operandi del sodalizio lo ha spiegato ai pm uno dei capi, Santino Mirarchi che nel 2016 ha saltato il fosso e ha iniziato a collaborare con la giustizia consentendo agli investigatori di eseguire numerosi arresti e sequestri di droga. “L’operazione è importante – ha detto il procuratore Nicola Gratteri – Abbiamo tolto una cappa sulla città. Da oggi Catanzaro è più libera”.