A cinque mesi dell’addio della sonda Cassini con il relativo tuffo nell’atmosfera di Saturno il Jet Propulsion Laboratory della Nasa, che ha gestito la missione, mostra le immagini del bacio tra la sonda e il pianeta con gli anelli. Nelle ultime ore Cassini ha azionato le sue apparecchiature fotografiche registrando vedute di un gruppo di nuvole notturne illuminate dalla luce del sole, che riflette innumerevoli minuscole particelle di ghiaccio negli anelli del pianeta. Un collage di immagini mostra una zona dell’atmosfera di Saturno nel lato del pianeta non esposto al Sole.

Il collage è stato messo insieme con alcune delle ultime foto scattate da Cassini il 14 settembre scorso, prima che la sonda precipitasse su Saturno e venisse distrutta dalla pressione dell’atmosfera del pianeta, composta prevalentemente da idrogeno. I colori seppiati dell’atmosfera di Saturno sono illuminati dalla luce del sole, riflessa dagli anelli del pianeta.

Le immagini sono state fissate a una distanza approssimativa di 634mila chilometri da Saturno. Cassini ha orbitato intorno al pianeta per più di 13 anni, registrando molti passaggi ravvicinati a Titano, la Luna più grande di Saturno, e a e Encelado, una Luna molto brillante grazie al ghiaccio che la ricopre e che riflette la luce del Sole. Gli ultimi dati registrati da Cassini forniscono conoscenze sulla massa degli anelli di Saturno e potrebbero suggerirne l’età e l’origine. Gli strumenti di Cassini hanno anche comunicato via radio misure dall’interno della parte più alta dell’atmosfera di Saturno durante la picchiata finale del 15 settembre scorso.

Foto dal sito del Jet Propulsion Laboratory della Nasa

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