Uno dei giovani, di età compresa tra i 14 e i 16 anni e uno di 13 anni e quindi non imputabile, ha strappato di mano il bastone al quale si appoggiava l'anziano, facendolo rovinosamente cadere a terra. Poi hanno pubblicato il filmato dell'aggressione online
Hanno aggredito un pensionato claudicante, rubandogli il bastone e facendolo cadere a terra. Si tratta di un gruppo di minorenni, che ha colpito l’anziano nel pomeriggio di venerdì 16 febbraio a Casalguidi, in provincia di Pistoia. Successivamente i giovani, di età compresa tra i 14 e i 16 anni e uno di 13 anni e quindi non imputabile, hanno postato sui social network il video della loro azione, poi rimosso dalla polizia. Sono stati tutti identificati e denunciati dalla squadra mobile della questura di Pistoia il 19 febbraio, che è venuta a conoscenza del filmato postato su Facebook. I cinque sono ritenuti responsabili di tentato furto con strappo.
Attraverso alcune persone che avevano partecipato alle chat in rete è stato identificato l’anziano aggredito e il ragazzo che nel video afferra il suo bastone facendolo poi cadere in terra. Successivamente sono stati identificati gli altri componenti del gruppo di minorenni. La polizia ha sequestrato i telefoni cellulari in uso a tre degli indagati e alcuni capi di abbigliamento indossati dai ragazzi durante la bravata trasformatasi in aggressione. Trattandosi di indagati minorenni, tutte le attività di indagine sono state svolte alla presenza dei genitori. La vicenda è al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunali per i Minorenni di Firenze.
Nel video si vedevano i ragazzi che, dopo aver avvistato l’anziano dirigersi verso di loro, preparavano l’aggressione tra risa e schiamazzi; in particolare uno di loro gli andava incontro e gli strappava di mano il bastone al quale si appoggiava facendolo rovinosamente cadere a terra. Poi sono scappati. Uno degli aggressori aveva documentato la scena con riprese effettuate dal suo telefono cellulare e successivamente ha postato il video online e su Facebook dove ha provocato numerose reazioni di riprovazione da parte degli utenti. Il personale della squadra mobile ha avviato immediatamente un’attività investigativa volta sia all’identificazione della vittima del reato e sia degli autori del fatto effettuando una capillare ricerca sul territorio di Casalguidi, luogo dell’aggressione.