È la dura legge dei numeri: alcuni ti sorridono, altri preoccupano. A pagarne le conseguenze, questa volta, è Snapchat, il servizio di messaggistica e di condivisione di immagini e video creato da Evan Spiegel, Bobby Murphy e Reggie Brown. L’aumento del numero degli utenti e dei ricavi rispetto all’anno scorso, infatti, deve fare i conti con la pioggia di critiche giunta dopo il rilascio dell’ultimo aggiornamento dell’applicazione, un restyling rivoluzionario che proprio non è piaciuto agli utenti. È una questione di numeri, insomma.
Se infatti il social network del fantasmino ha iniziato il 2018 con il segno “più” nella casellina degli iscritti e in quella dei ricavi (gli snapchatters oggi sono 187 milioni mentre i ricavi sono saliti a 285,7 milioni di dollari, pari ad un incremento del 72% rispetto ad inizio 2017), sono gli altri numeri, quelli dei “critici”, a far scattare l’allarme. Oltre un milione di utenti infatti, ha firmato una petizione apparsa sul sito change.org per protestare contro l’ultimo aggiornamento di Snapchat. Un cambiamento che gli users non hanno gradito e che hanno deciso di contestare con una firma digitale sulla nota piattaforma online chiedendo, inoltre, il ripristino della versione precedente.
Ma cosa porta il nuovo Snapchat? Come spiegato dallo stesso Spiegel, l’aggiornamento punta ad una personalizzazione di Snapchat attraverso la riorganizzazione dell’applicazione attorno alle relazioni di ogni utente. Il restyling ridisegna Snapchat separando la parte “social” dalla parte “media” ponendo a sinistra le chat e le storie (marchio di fabbrica dell’App) dei propri contatti, a destra, invece, i contenuti di publisher e aziende (che hanno accordi commerciali e di visibilità con Snapchat) apparentemente creati e “scelti” per l’utente. Dove sta dunque il problema? Riprendendo i commenti di migliaia di utenti sotto il profilo Twitter di Snapchat Support, ora dominano disordine e pubblicità non desiderata. Il nuovo aggiornamento, infatti, sposta conversazioni e storie tutte insieme sulla sinistra e ciò sta creando confusione e scomodità per chi prima era abituato ad avere le stories facilmente fruibili sull’altro lato. Anche la sezione di destra, però, sembra non convincere: scorrendo con il dito sul right-side, infatti, i contenuti e le storie di aziende, personaggi pubblici e siti che appaiono disturbano gli utenti. Una rivoluzione all’insegna della personalizzazione che però sembra aver sortito l’effetto opposto, mobilitando una vera critica di massa.
La petizione, creata da un utente australiano su change.org, chiede di tornare alla vecchia versione di Snapchat. L’appello mette anche in luce un aspetto delicato: molti, pur di tornare indietro, si sono affidati e metodi e applicazioni poco sicuri e rischiosi per il proprio profilo Snapchat. L’azienda, in una nota, ha fatto sapere che cambiamenti grandi e rivoluzionari come quest’ultimo possono richiedere del tempo per abituarvisi e che spera che alla fine la comunità arrivi presto ad apprezzarla. Snapchat, dunque, punta forte sul nuovo look e tira dritto per la propria strada. Un milione e più di critiche potrà ostacolare una corsa così vincente?