Ti sei presentata a una sfilata. Non l'avevi mai fatto, e così hai approfittato della settimana della moda londinese e sei andata a vedere la collezione di un giovane stilista, Richard Quinn. Ora, noi comuni mortali, con il nostro cappottino cittadino e dimesso, nei tuoi panni avremmo certamente pescato uno tra i tuoi tailleurini più estremi. Un giallo, per dire. Ma tu no. Tu ci ha voluto dare un'altra lezione
Elisabetta, insegnaci come si fa.
Perché qui, Maestà, non è questione di essere Regina.
Certo, aiuta. Ma la cosa non è quella: ne abbiamo viste di regine, principesse e duchesse cascare sotto il ‘fuoco amico’ della prima star hollywoodiana che passa. Basta pensare alla bella Kate. Fotografata, adoratissima, William non poteva fare scelta migliore. Poi è arrivata Meghan, l’attrice di serie tv, la futura sposa di Harry, quella che porta i jeans nelle occasioni formali, e arrivederci Kate. Hollywood batte Casa Reale 1-0.
Her Majesty views Richard Quinn’s runway show alongside Dame Anna Wintour.
Richard is the first recipient of The Queen Elizabeth II Award for British Design. @LondonFashionWk #LFC pic.twitter.com/5L6D7wz7eV— The Royal Family (@RoyalFamily) 20 febbraio 2018
A te, Elisabetta, una cosa del genere non è mai accaduta, e non potrà accadere mai. Perché se ci sei tu, non ce n’è per nessuno. Ogni volta che appari in qualche occasione ufficiale con i tuoi inimitabili tailleur in colori sgargianti, e con gli accessori coordinati, noi vacilliamo. In un primo momento ci viene da pensare “stavolta ha toppato: il ‘total’ giallo canarino non può reggerlo nemmeno lei“. E invece sì che lo reggi. Anzi, lo rendi così naturale, chic perfino, da farci venire una smorfia di tristezza mentre guardiamo i nostri cappottini grigi, così dimessi e cittadini. T’abbiamo visto indossare il rosso più acceso possibile, il verde, il magenta. E ogni volta, ai nostri occhi, eri come un’atleta che supera se stesso nello stabilire un record.
Ieri, poi, l’ennesimo colpo di classe. Ti sei presentata a una sfilata. Non l’avevi mai fatto, e così hai approfittato della settimana della moda londinese e sei andata a vedere la collezione di un giovane stilista, Richard Quinn. Ora, noi comuni mortali, con il nostro cappottino cittadino e dimesso, nei tuoi panni avremmo certamente pescato uno tra i tuoi tailleurini più estremi. Un giallo, per dire. Ma tu no. Tu ci ha voluto dare un’altra lezione: sgargiante in solitaria, sobria quando l’evento prevede la presenza di altre celebrità. Come dire, “tanto guarderanno comunque tutti me, e non si pensi che è per quello che indosso“.
Così è stato, Elisabetta. Tutti hanno guardato te, in un tenue azzurro. Tutti hanno parlato di te. Sorridente e quasi accessibile, ma pur sempre la Regina d’Inghilterra. E hanno guardato te non solo a quella sfilata, ma anche a tutte le altre. Non importa chi siederà nelle prime file delle prossime sfilate, a Milano o a Parigi. “Sì, ma lì c’era Lei”.