C’è chi intitola le scuole a don Milani, a Maria Montessori o a Gianni Rodari. A Olbia invece le nuove aule dell’istituto di via Vicenza a Olbia, ricostruite dopo la tragica alluvione del 18 novembre 2013, saranno dedicate alla Sheikha Mozah bint Nasser al-Missned, la madre dell’Emiro del Qatar. La proposta è arrivata dal sindaco Settimo Nizzi, ex deputato di Forza Italia, che durante l’incontro nei giorni scorsi con l’ambasciatore dello Stato arabo, Abdulaziz bin Ahmed Al Malki, ha annunciato la sua intenzioni. Un’idea che ha scatenato polemiche sui social network e che ora vede anche Enzo Giagoni, padre di Morgana e marito di Patrizia, entrambe morte durante il tragico evento, lanciare un appello al primo cittadino: “Nizzi faccia un passo indietro. Non mi interessa che la scuola sia intitolata a mia figlia ma alle vittime dell’alluvione per non dimenticare”. D’altro canto molti in Rete chiedono che l’edificio realizzato grazie alla generosità dei cittadini e di numerosi altri soggetti sia dedicata proprio a Morgana e a Diego, i due bambini morti a causa del ciclone “Cleopatra”. E sul giornale locale Olbia.it che ha lanciato un sondaggio sulla proposta del sindaco il 96% dichiara di non essere d’accordo con l’iniziativa di Nizzi. Ma l’iniziativa del quotidiano ha avuto delle ripercussioni, scrive Repubblica, visto che l’amministrazione comunale ha deciso di eliminare la testata dalla mailing list.
Dal canto suo il sindaco prova a spiegare la scelta: “Mi sono sempre confrontato con i miei concittadini ma non accetto alcuna strumentalizzazione su questa vicenda. Il problema è nato perché siamo in campagna elettorale. A me tutto ciò crea pochi problemi. Chiedo solo scusa all’ambasciatore per questo piccolo disturbo. Le cose dette saranno portate avanti”.
Per il primo cittadino di Olbia il fatto che solo sull’ospedale “Mater Olbia” siano previsti da parte del Qatar investimenti per un miliardo di euro e che l’ambasciatore abbia annunciato proprio nei giorni scorsi un nuovo piano industriale Meridiana, può bastare per motivare la scelta di intitolare una scuola alla mamma dell’emiro: “Di fronte ai grandi benefici che questi investimenti porteranno nel nostro territorio il minimo che possa fare come primo cittadino di Olbia è quella di essere riconoscenti”.
Nizzi ha chiesto all’ambasciatore di verificare la disponibilità della Sheikha Mozah bint Nasser al-Missned. Successivamente saranno effettuati tutti i passaggi con il consiglio d’istituto e l’ufficio scolastico. Inutile dire che il sindaco spera che la Sheika accetti: “Ancora non ho avuto l’onore di conoscerla ma è la madre di chi ci sta facendo del bene, ripeto la madre. Ognuno può fare le scelte che vuole ma la madre è sacra per tutti. Iniziative di questo genere sono importanti per tutti i cittadini, a prescindere da chi le porta avanti. In questo caso è il Qatar che ha deciso di investire e ciò che vorrei trasmettere è il senso di riconoscenza nei loro confronti, che troveremo certamente la maniera di esplicitare in modo appropriato”. Diverso il parere di Giagoni: “E’ fuori luogo intitolare la scuola alla mamma dell’emiro perché sembra che si debba pagare una sorta di risarcimento al fatto che il Qatar ha investito a Olbia”.