Tensione rovente durante la trasmissione Tagadà (La7). Casus belli: la protesta di 14 risparmiatori truffati di Banca Etruria, adunatisi in piazza ad Arezzo per contestare Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan. In collegamento con la giornalista Francesca Martelli, c’è una risparmiatrice, che mostra un cartello contro il decreto salva-banche del 22 novembre 2015 e che aveva investito 100mila euro in obbligazioni presso Banca Etruria. E spiega: “Sono tra le fortunate che hanno avuto accesso al rimborso forfettario e ho ottenuto l’80% di quello che avevo investito. Ma non sono assolutamente soddisfatta. Con quel rimborso hanno ammesso la loro colpevolezza. A me e a tutti quelli truffati che sono con me devono ridare tutti i soldi che ho investito. Quando Renzi è venuto nel settembre scorso alla Casa dell’Energia, noi siamo stati trattati come delinquenti” – continua – “Non possiamo accedere ai loro eventi se non siamo del Pd. Loro hanno dietro solo i loro protetti e basta. Ora, ad esempio, siamo 14 persone e dietro di noi ci sono 5 agenti della Digos alle nostre spalle col fiato sul collo. I delinquenti non siamo noi. Noi siamo i truffati. E loro sono quelli che ci hanno sottratto i soldi”. Insorge il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ospite in studio: “Lo dico anche a voi della trasmissione: è ora di smetterla con queste strumentalità in campagna elettorale. La mettete sempre contro il governo, contro Renzi, contro Padoan… basta! Queste persone hanno ottenuto tutto quello che dovevano avere. E ora hanno fatto uno spot in televisione. Pretendono anche di disturbare un evento politico organizzato da altri? In campagna elettorale ognuno esprime la sua, senza disturbare le iniziative degli altri”. Il politico del Pd rincara: “Capisco la rabbia della signora, ma se la prenda coi banchieri, non con il governo. Chi è stato rimborsato, al contrario, dovrebbe invece dire che fortunatamente il governo ha dato una mano a quelli che avevano perso tanti soldi. E questi collegamenti dalle piazze in piena compagna elettorale non mi sembra uno grande stile televisivo. E’ sempre uno sparare contro chi governa”. “Ma, scusi, non è un racconto della realtà?”, chiede la conduttrice di Tagadà, Tiziana Panella. “No, è un racconto parziale, perché ci sono solo 14 autorevoli persone” – ribatte Ricci – “Siamo in campagna elettorale. E poi parliamo di par condicio? Questo è l’ennesimo spot contro il Pd”. Poi si rivolge alla signora: “Guardi che non è una parolaccia il Pd”. E Francesca Martelli spiega che la risparmiatrice era una tesserata del Pd
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