La Kluggyssima
All’Invention Test altri onori alla Kluggy, regina assoluta dell’edizione numero 7 tanto che manca solo che scenda una lunghissima scalinata come la Wandissima. Intanto si scopre perché è così: come punizione da piccola, ha raccontato, la buttarono vestita nella vasca piena d’acqua fredda. Così si capisce perché i suoi piatti da cucinae sono vegetariani ma dove il vegetarianesimo viene applicato con la flessibilità di un manuale di Von Clausewitz. I piatti, dunque, sono: primo, risotto allo spinacio con grappa, olio di ginepro e parmigiano (ovviamente non grattugiato, che coglioni che siamo, ma in una crema); secondo, raviolini arrostiti con ripieno di skuta e cicoria selvatica con purea di fichi, erbe amare, limone marinato e centrifuga di porro (tradotto: in 5 centimetri c’è più vegetazione della Schwarzwald e c’è un profumo che andrebbe assunta con dei fumacchi, un narghilè, una canna); terzo, zuppetta di pomodoro e tartufo estivo (al confronto con gli altri è come una aglio e olio). Denise sceglie le erbe amare, lo cucina anche la Kluggy e Barbieri le dice che è uno dei piatti più buoni che ha mangiato in dieci anni, un’altra uscita che farà piacere a Cracco come il finto funerale a inizio stagione. Vince la prova Simone il maceratese che finalmente esprime tutta la sua gioia incontenibile: annuisce.
Chi non si scioglierebbe con un complimento così di @BarbieriChef? Complimentissimi Klughy ❤️❤️ #AntoniaKlugmann #MasterChefIt pic.twitter.com/9k2JyEwmfm
— MasterChef Italia (@MasterChef_it) 22 febbraio 2018