GUCCI – Voto 3: Lo scenario in cui Alessandro Michele ha ambientato la sua sfilata è una sala operatoria: fredde luci al neon, pareti color verde ospedale e c’è pure un lettino al centro. L’effetto è straniante: le modelle sfilano con piccoli draghi e camaleonti sotto braccio, al posto della borsa. Un po’ come gli attori di Game of Thrones. Se non addirittura con clone della propria testa decapitata portata con la stessa fierezza con cui si sfoggia di solito un’it-bag. Modelli allampanati si alternano a ragazze pallidissime, che sembrano uscire da un’altra epoca. Ci sono anche terzi occhi che spuntano nel bel mezzo della fronte, pagode total black usate a mo’ di copricapi e dei passamontagna da wrestler messicani. Insomma, c’è di tutto in questo taglia e cuci da sala operatoria, ma ora è lo stile che ha sempre contraddistinto Gucci che deve essere rianimato.