"Altri due sospettati di comportamenti sessuali inappropriati non hanno avuto il rinnovo del loro contratto", ha detto Daccord. Un annuncio che arriva a pochi giorni di distanza dallo scandalo che ha coinvolto l'ong britannica Oxfam
Almeno 21 membri dello staff della Croce Rossa sono stati licenziati o hanno deciso di andarsene dopo essere stati coinvolti in attività sessuali contrarie alle regole dell’associazione. Ad annunciarlo in una nota è Yves Daccord, direttore generale del Comitato internazionale dell’organizzazione: “Dal 2015 abbiamo identificato 21 membri dello staff che sono stati licenziati per aver pagato prestazioni sessuali o che si sono dimessi durante un’inchiesta interna. Altri due sospettati di comportamenti sessuali inappropriati non hanno avuto il rinnovo del loro contratto”. Daccord si è detto “profondamente rattristato nel riportare questi numeri”.
L’annuncio che arriva a pochi giorni di distanza dallo scandalo che ha coinvolto l’ong britannica Oxfam, dove alcuni vertici si sono dimessi in seguito alle accuse di aver coperto dei membri dello staff coinvolti in attività sessuali durante l’assistenza post-terremoto ad Haiti. “Questi comportamenti rappresentano un tradimento delle persone e delle comunità che serviamo. Sono contro la dignità delle persone e avremmo dovuto essere più vigilanti per prevenirli”, ha aggiunto. Tutto il personale, spiega la Croce Rossa, è contrattualmente legato al Codice di condotta del Circ che proibisce esplicitamente l’acquisto di prestazioni sessuali.
“Questo divieto, in vigore dal 2006, viene applicato in tutto il mondo, inclusi i Paesi dove la prostituzione è legale, perché il Comitato ritiene che lo staff che paga per il sesso è incompatibile con i valori e la missione dell’organizzazione”, ha ricordato ancora il direttore generale del Comitato basato a Ginevra. “Il Circ ha più di 17mila membri dello staff nel mondo. Siamo preoccupati che episodi che avrebbero dovuto essere segnalati non siano ancora stati riportati, o che siano stati segnalati ma gestiti in maniera non appropriata. Stiamo prendendo provvedimenti per affrontare questo problema”, ha concluso Daccord.