La previsione più catastrofica è quella che ipotizza un sorpasso delle macchine sull’uomo entro il 2040. Intanto, dopo aver imparato a vincere a poker, a fare diagnosi e tante altre cose, l’intelligenza artificiale è diventa anche regista. Grazie ad un nuovo algoritmo che è in grado di creare video a partire da poche righe di testo. I film sono lontani dal meritare un Oscar, ma questa nuova tecnologia potrebbe trovare applicazione anche al di fuori dell’intrattenimento, ad esempio aiutando un testimone a ricostruire un incidente o un crimine.

I risultati della ricerca, coordinata dalla Duke University di Durham in North Carolina, sono stati presentati all’incontro dell’Associazione per il Progresso dell’Intelligenza Artificiale, che si è tenuto a New Orleans. L’intelligenza artificiale ha fatto grandi passi avanti nell’identificare i contenuti delle immagini, nel produrre immagini da una descrizione e anche nel prevedere come continuerà un video partendo da una singola inquadratura. Ma nessuno era mai riuscito a unire tutte queste caratteristiche, creando un’immagine da un testo scritto e animandola in un video.

Il nuovo algoritmo, inventato dai ricercatori guidati da Yitong Li, è una forma di apprendimento automatico: una rete neurale che lavora in modo simile ai neuroni del cervello umano e che, tramite un addestramento, migliora le sue prestazioni dopo ogni prova. L’algoritmo lavora in due passaggi: il primo crea un’immagine sfocata dello sfondo, con delle forme indistinte nei punti in cui si svolge l’azione principale, il secondo passaggio prende immagine e testo e li traduce in un breve video. Durante l’addestramento è stata usata una seconda rete neurale che ha fatto da “critico cinematografico” della prima, facendo il confronto con video reali e quindi migliorando la performance del sistema.

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