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John Oliver, il comico anglosassone prende in giro le elezioni italiane. “Botte” sonore a tutti: “Se siamo messi così, posso candidarmi anch’io”

Il comico sciorina una descrizione davvero spassosa dei possibili candidati alla presidenza del consiglio nel post 4 marzo 2018

di Davide Turrini

Un piatto di spaghetti, il Colosseo, il David di Michelangelo, Mussolini col fez, e una Vespa… in canottiera. Non difetta in luoghi comuni sull’Italia lo stand-up comedian John Oliver nel presentare le prossime elezioni italiane durante il suo talk Last Week Tonight sulla Hbo. Allo stesso tempo però, l’analisi spietata e garrula del comico statunitense tocca il nervo scoperto di un’offerta politica che sembra incancrenita soltanto sul riemergere del fascismo, sui sentimenti anti-establishment e anti-immigrati, praticamente, spiega Oliver “l’Italia ha lo stesso problema che avevano le ultime presidenziali americane”.

Al di là delle generiche preoccupazioni macroeconomiche un tanto al chilo (il famoso debito pubblico italiano appena sopra la Grecia che preoccupa Oliver ndr), il comico sciorina una descrizione davvero spassosa dei possibili candidati alla presidenza del consiglio nel post 4 marzo 2018. Si inizia con Matteo Renzi ritratto prima nella dichiarazione post referendum in cui augura “buona fortuna all’Italia”, e Oliver lo paragona ad un pilota d’aereo che parla con calma al microfono mentre dalle ali del velivolo esce copioso fumo; poi lo ritrae durante una puntata della Ruota della Fortuna, quella in cui Renzi sbaglia clamorosamente una soluzione praticamente già scritta sul tabellone e dal pubblico (come da Mike Bongiorno) parte lo scherno di un sonoro “buuu”.

Ecco poi sbucare Luigi Di Maio. Pardon, prima sbuca Beppe Grillo con il Vaffa Day che Oliver traduce bene bene in lingua americana facendo cadere dalla sedia dalle risa il suo pubblico. Di Maio, invece, viene prima raccontato attraverso un paio di affermazioni ambigue come sul tema dei migranti (tra cui la celebre “ONG taxi del mare”), poi lo paragona ad un vacuo e inconsistente ragazzotto americano, tal Frankie Muniz, attore e cantante molto in voga negli States, ma di quelli che su Twitter scrivono cose ridicole come “oggi ho mal di testa”.

Il vero pezzo forte dei 20 minuti che Oliver ha dedicato alle elezioni italiane arriva però con Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Il leader della Lega Nord viene mostrato anch’esso da ragazzo mentre partecipa al quiz Doppio Slalom, ma anche ad un’altra gara tv dove impacciato indossa ai piedi enormi scatoloni di cartone. Non passa ovviamente inosservato lo slogan “prima gli italiani”, anche perché per uno statunitense il click immediato è per The Donald. Infatti a Oliver non sfugge il tweet celebrativo con foto Salvini/Trump poco prima che il ricco tycoon venisse eletto presidente degli Stati Uniti. Solo che qui Oliver si scatena e va oltre la gag: “Non votate Salvini perché è un fascista”, per poi appellarlo qualcosa come “il Forrest Gump dell’umana miseria”. L’attentato terroristico a sfondo razzista di Luca Traini non sfugge all’occhio di Oliver che oltre a definirlo un “fucking idiot”, ricorda come si sia candidato con la Lega Nord senza nemmeno ricevere un voto (“nemmeno il voto dei familiari, nemmeno si è autovotato!”).

Il sottofinale è dedicato al ritorno di Silvio Berlusconi, oramai una star oltreoceano. Del Cavaliere vengono elencate amenità varie come il Bunga Bunga, il lettone di Putin, le donne trattate come “pezzi di carne”. A questo punto Oliver dice: se in Italia siamo messi così potrei candidarmi anch’io. Ed eccolo allora ricordare che come Grillo anche lui è un comico, che come Berlusconi ha ospitato, abbracciato e baciato animali (arriva anche un vero agnellino che Oliver bacia sul naso come fece il Cavaliere alcuni mesi fa), che come Renzi ha fatto la figura da “stupido” (è scritto a lettere cubitali nel servizio di Oliver ndr) durante una puntata della Ruota della Fortuna in un filmato chiaramente girato per l’occasione con un bel filtro vintage. Sul tabellone del quiz flou la solita frasetta all’italiana, qui “pasta primavera” (che ovviamente per noi italiani non significa niente) ma che l’Oliver/Renzi storpia in “fasta frimavera” beccandosi un sacco di “Buuu”.

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