Cinema

Oscar 2018, la sfida tra le attrici non protagoniste: c’è anche la regina dell’R&B Mary J. Blige

Allison Janney in Tonya, Laurie Metcalf in Lady Bird, Lesley Manville ne Il filo nascosto, Octavia Spencer ne La Forma dell’Acqua e Mary J. Blige in Mudbound le sfidanti alla statuetta

di Anna Maria Pasetti

Slittando da una madre all’altra, anche quella restituita da Laurie Metcalf in Lady Bird non è affatto male in termini di problematicità. E la 62enne dell’Illinois, signora del teatro americano e della tv, ha dato grandi soddisfazioni all’esordiente “behind the camera” Greta Gerwig che non ha mai smesso di elogiarla almeno quanto la protagonista e candidata Saoirse Ronan: potrebbe rappresentare la sorpresa in alternativa alla favorita Janney, almeno per le predictions e bwin che la dà a 4,50. Ed è un vero peccato che il talento di Lesley Manville non potrà essere riconosciuto – almeno per ora, almeno da previsioni – con un meritatissimo Oscar per la raffinatezza della sua interpretazione quale Cyril, la sorella “complice” e ambigua di Daniel “Reynolds” Day-Lewis ne Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson. Unica britannica della cinquina, la 62enne attrice feticcio di Mike Leigh (sette film insieme) e gran dama del teatro d’Albione (un Laurence Olivier Award per Gli spettri di Ibsen, scusate se è poco) è il vero dulcis in fundo di questa carrellata, il tocco da maestra per una categoria che è “supporting” solo nominalmente.

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