L'ex Cavaliere, intervistato da "6 su Radio 1", conferma l'intenzione di investire il presidente del Parlamento europeo. Che continua a prendere tempo. Intanto Salvini dà una debole benedizione: "Non è Juncker"
Alla stampa dichiara che “Silvio Berlusconi non ha eredi”, ma intanto si presenta a Roma in piena campagna elettorale e la sua investitura ufficiosa come candidato presidente del Consiglio per il centrodestra sembra sempre più vicina. Il nome di Antonio Tajani, attualmente presidente del Parlamento europeo, lo fa oggi per l’ennesima volta Silvio Berlusconi: “Lui candidato? Sono vincolato da lui, per l’altissima carica che ricopre, a fare il suo nome soltanto quando lui me ne darà l’autorizzazione”, ha dichiarato ai microfoni di “6 su Radio 1”. “Possono tutti capire che sarebbe un candidato eccellente perché l’Italia oggi non conta più niente in Europa e nel mondo. Con lui conterebbe moltissimo perché è il presidente dell’istituzione europea eletta direttamente dai cittadini europei, quindi la più importante, ed è considerato da tutti come il miglior presidente che ci sia mai stato”.
Intanto l’alleato Matteo Salvini, leader della Lega Nord, intervistato dal Messaggero, ha dato il suo debole appoggio a Tajani: “Io antieuropeista? Se l’Europa è Juncker, lo sono. Se è Orban, che è del Ppe, è un’Europa che mi piace. Tajani che cos’è? Non è Juncker“. E ha aggiunto: “Con Berlusconi siamo d’accordo che deve cambiare tutto nella politica europea, sulle banche, sull’immigrazione, sul piano delle decisioni monetarie. Guardi che Berlusconi in questa fase non è in modalità strappi. Non c’è da strappare niente. Ma da affermare le nostre idee. Io al governo farò esattamente quello che abbiamo scritto nel programma comune. Non so se lo sa, ma Bruxelles è nemica di Salvini. Se alcuni poteri marci europei ci temono, fanno benissimo. C’è modo e modo di stare in Europa, noi ci staremo da liberi e non da schiavi”. Salvini ha anche parlato di due nuovi ministeri che vorrebbe istituire: “Il governo Salvini sarà il primo ad avere un ministero per i disabili, che oggi dipendono da sette ministeri. Va anche portata almeno alla pensione minima l’ invalidità civile”, ha detto a Rtl 102.5 spiegando che un eventuale esecutivo a sua guida avrà anche un ministero del turismo, proprio come annunciato dal M5s: “E’ folle che non ci sia”, ha aggiunto. I nomi della squadra “li ho chiari in testa ma non faccio nomi a vanvera, ne parliamo il 5 marzo”.