Il partito guidato da Piero Grasso: "Non intendendo noi di LeU legittimare questa cultura politica in alcun modo, e scusandoci con la Rai come soggetto pubblico radiotelevisivo e con i telespettatori, non parteciperemo nel profondo rispetto dell’antifascismo"
Era già successo un paio di settimane. Il rappresentante di Potere al Popolo che si alza e va via perché in studio c’è CasaPound. Oggi è il partito Liberi e Uguali, guidato da Piero Grasso, a non entrare proprio in uno studio televisivo. LeU non ha partecipato alla Tribuna elettorale, prevista alle 17.20, perché l’altro partecipante era il partito di estrema destra guidato da Simone Di Stefano, che nei gironi scorsi ha dichiarato che essere definito fascista non lo offende.
“Questa lista – ha fatto sapere Leu con una nota – rivendica il fascismo come esperienza storica di riferimento definendo i propri aderenti come fascisti del terzo millennio. Non intendendo noi di LeU legittimare questa cultura politica in alcun modo, e scusandoci con la Rai come soggetto pubblico radiotelevisivo e con i telespettatori, non parteciperemo nel profondo rispetto dell’antifascismo”.