L’azienda non ha ancora ufficializzato l’azione legale, ma il comunicato diramato dal pomeriggio dagli uffici di viale del Policlinico non lascia spazio a equivoci ed è confermato da diverse fonti a Ilfattoquotidiano.it. Sono 22 i treni Italo soppressi o con ritardi superiori ai 60 minuti. E i disagi potrebbero continuare anche mercoledì
È guerra aperta fra Ntv Italo e Ferrovie dello Stato. La società guidata da Luca Cordero di Montezemolo e Flavio Cattaneo – appena ceduta a un fondo d’investimento americano – chiederà un cospicuo risarcimento danni a Rete Ferroviaria Italiana per i disagi al traffico ferroviario causati dall’ondata di gelo che si è abbattuta su tutta la Penisola.
L’azienda non ha ancora ufficializzato l’azione legale, ma il comunicato diramato dal pomeriggio dagli uffici di viale del Policlinico non lascia spazio a equivoci ed è confermato da diverse fonti a Ilfattoquotidiano.it. Nella nota, infatti, Ntv si dice “gravemente danneggiata” da “un disservizio non dipendente dalla sua responsabilità” e annuncia di essersi già attivata per “i dovuti rimborsi” nei confronti degli passeggeri. Fra lunedì e martedì, con il nodo di Roma e poi quello di Napoli bloccati dalla neve, ben 22 treni Italo sono stati soppressi oppure hanno subito ritardi superiori ai 60 minuti. Disagi che potrebbero continuare anche mercoledì, con la soppressione di altri 12 convogli, richieste dal gestore della rete”, allungando a tre giorni il caos che va avanti ormai da lunedì all’alba.
Di cifre ancora non se ne fanno. Fonti informali dell’azienda parlano di danni per “alcune decine di milioni di euro”, tenendo conto anche delle “questioni di immagine”. Ma al momento ipotizzare un importo sarebbe prematuro. Bisognerà capire se, in questa sede di contenzioso legale, avranno la meglio le ragioni di Ntv o quelle di Rfi, che nel prospetto informativo della rete 2017 spiegava che “in caso di particolari condizioni climatiche per forti nevicate, trombe d’aria, incendi, esondazione di fiumi (o altra calamità naturale ivi incluse le eruzioni vulcaniche ed i terremoti)” vengono stabilite “tempestivamente le regole di circolazione” e che “in particolare potranno essere previste deviazioni e/o limitazioni di velocità, dandone contestuale comunicazione”.
Dieci centimetri di neve a Roma e Napoli sono “forti nevicate”? Secondo il gruppo Fs sì, dato che “a Roma ha nevicato 3 ore in più rispetto al previsto”, mentre a Napoli “l’intensità è stata maggiore rispetto ai bollettini meteo”. Resta poi aperta la questione dei sistemi antighiaccio scarsamente funzionanti da Roma in giù, le cosiddette “scaldiglie”, termine pronto a tornare in voga ogni volta si verifichino forti nevicate nella Capitale o nel capoluogo partenopeo.
È da 6 anni che prosegue una guerra più o meno silenziosa fra Ntv Italo e il gruppo Fs. Il primo operatore privato nella storia delle ferrovie italiane, infatti, ebbe subito modo, nel 2012, di scontrarsi con le Ferrovie dello Stato per via degli accessi chiusi nelle stazioni. Ne sono seguite polemiche sul “calciomercato dei macchinisti” con Trenitalia, sulle precedenze per gli ingressi nelle stazioni in caso di elevato traffico e sui contratti di servizio. È la prima volta, però, che si apre un contenzioso per i guasti da neve.