Bloccati tutti i voli in partenza e in arrivo, treni fermi sui binari, autobus nei depositi “per ragioni di sicurezza“, metropolitana in tilt per tutta la mattinata. E poi scuole chiuse e spostamenti sconsigliati se non “strettamente necessari”. Dopo Roma, martedì è stata Napoli a svegliarsi sotto la neve. E pure il capoluogo campano è andato in tilt. Intanto continua la polemica sul blocco della circolazione dei treni, nella giornata di lunedì, per colpa degli scambi congelati. Anche oggi peraltro i servizi di alta velocità tra Napoli e Roma sono stati ridotti, così come il traffico regionale in Campania. Nel nodo di Roma, ha fatto sapere Ferrovie dello Stato, “è confermata l’offerta di servizi ferroviari come da programmazione, con l’80% dei treni alta velocità e il 50% dei treni regionali del Lazio”.
Napoli è stata paralizzata per tutta la mattinata e nelle prossime ore non è previsto alcun miglioramento meteo, con il rischio principale legato alla formazione di ghiaccio. Una situazione che ha spinto il sindaco a ordinare la chiusura degli istituti scolastici anche per mercoledì. Mentre i trasporti sono rimasti nel caos per ore. L’aeroporto internazionale ha comunicato la cancellazione di tutti i voli della mattinata. In strada sono poche le auto e i taxi non accettano corse dirette alla zona ospedaliera, che si trova nella parte alta della città. L’Anm (Azienda napoletana mobilità) ha deciso di fermare gli autobus “per ragioni di sicurezza a causa delle condizioni meteorologiche avverse” . Anche la linea metropolitana 1 ha sospeso le corse dalle 8.10 alle 11.45 circa per il blocco degli scambi procurato da neve e ghiaccio sulla tratta esterna. Al momento resta regolare il servizio dei quattro impianti di Funicolari. Stessa situazione per i treni (la cui circolazione è gradualmente ripresa da mezzogiorno) con ripercussioni su tutta la dorsale tirrenica.
La situazione di emergenza creatasi in mattinata ha provocato l’irritazione del sindaco: “Ad oggi le previsioni meteo non hanno funzionato e ci hanno fuorviato. Avevamo avuto indicazioni rassicuranti dalle previsioni e dalla Protezione civile regionale – accusa De Magistris – Non c’era alcun indicatore di tipo precauzionale tale da fare emettere qualsiasi tipo di provvedimento fatta eccezione per lo spargimento di sale nei luoghi verificati e sugli assi viari”. Le decisioni prese in mattinata, dice, “sono frutto di nostre valutazioni empiriche e non perché qualcuno ci abbia chiamato dalla Protezione civile o da altre luoghi deputati”.
L’assessorato alla scuola ha stabilito che “visto che in contrasto con le indicazioni fornite ieri dal bollettino della Protezione civile e seguite finora, una copiosa nevicata imbianca la città rendendo difficoltosa la circolazione, per la tutela della comunità scolastica tutta si dispone chiusura delle scuole di ogni ordine e grado compresi i nidi“. E al termine della riunione del comitato per affrontare l’emergenza neve, il sindaco Luigi De Magistris ha annunciato che le scuole resteranno chiuse anche mercoledì e ha invitato i napoletani ad “evitare di uscire per le prossime 24 ore perché le previsioni meteo indicano temperature molto basse e la conseguente formazione di ghiaccio che può essere molto pericoloso”.
La decisione di fermare le lezioni nella giornata di martedì è invece arrivata last minute, provocando polemiche. “Seguire le indicazioni che venivano dalle previsioni meteo e dal tavolo prefettizio non è stata una scelta a cuor leggero – ha detto l’assessore Annamaria Palmieri – ma il frutto di una valutazione che tenesse in conto le necessità delle famiglie lavoratrici e del diritto all’istruzione garantito tramite il potenziamento del riscaldamento e condiviso con le scuole in tempo reale. In tale direzione andava anche la revoca da parte del prefetto dell’inibizione alla circolazione sui grandi assi viari. Oggi il quadro è totalmente cambiato e deve prevalere la necessità di tutelare l’incolumità di bambini e adulti viste le condizioni proibitive della mobilità. Siamo sicuri che questo adeguamento alle nuove e inaspettate condizioni sia un atto di responsabilità su cui non c’è da polemizzare, ci stiamo muovendo in una situazione in evoluzione, e siamo in contatto con tutti i dirigenti scolastici dalle prime ore del mattino”.