Guardo alla Siria e non trovo più anima d’uomo. Negata la ragione, o non accetterebbe alcuna giustificazione per un tale scempio di vita. Negato l’istinto, che insegna a ogni animale a custodire la prole. Vedo un uomo che si fa dio mentre nega Dio: non ha spirito, non è né padre né figlio. Fosse padre, fosse figlio, non farebbe quello che sta facendo. Fosse vivo, sentirebbe la carne aggrovigliarsi guardando un solo volto incipriato da calcinacci e disperazione. Corpi pallidi e grigiastri come venuti da un mondo che non ci appartiene.
Insensibili, freddi, forse i morti siamo noi, che non abbiamo il fiato per urlare basta. Tacitamente accettiamo: non è colpa nostra.
Non è colpa di nessuno. Chi sgancia la bomba è senza rimorso: ha eseguito degli ordini. Chi dà gli ordini è senza rimorso: non ha visto la bomba cadere. La guerra è fatta da vigliacchi, come chi gliela lascia fare. Quando un giorno i nostri figli ci domanderanno perché, come è stato possibile, cosa abbiamo fatto e dove eravamo, risponderemo con il niente che i nostri nonni hanno dato ai nostri padri che chiedevano degli stermini.
Arriveranno quelle domande e ci pungeranno alla gola, abbasseremo lo sguardo e fisseremo per terra, là dove oggi si ammassano gli occhi bui dei bambini siriani. Svuotati di vita sono ancora pieni di perché. Per rispondere alle domande dei morti basta il silenzio, per quelle dei nostri figli non basterà la vergogna.
Fabio Manenti
Giornalista e portavoce del sindaco di Ragusa
Mondo
Siria, cosa diremo ai nostri figli quando ci chiederanno dove eravamo?
1 /11 Siria, nuovi raid su Ghuta: la strage non si ferma
Guardo alla Siria e non trovo più anima d’uomo. Negata la ragione, o non accetterebbe alcuna giustificazione per un tale scempio di vita. Negato l’istinto, che insegna a ogni animale a custodire la prole. Vedo un uomo che si fa dio mentre nega Dio: non ha spirito, non è né padre né figlio. Fosse padre, fosse figlio, non farebbe quello che sta facendo. Fosse vivo, sentirebbe la carne aggrovigliarsi guardando un solo volto incipriato da calcinacci e disperazione. Corpi pallidi e grigiastri come venuti da un mondo che non ci appartiene.
Insensibili, freddi, forse i morti siamo noi, che non abbiamo il fiato per urlare basta. Tacitamente accettiamo: non è colpa nostra.
Non è colpa di nessuno. Chi sgancia la bomba è senza rimorso: ha eseguito degli ordini. Chi dà gli ordini è senza rimorso: non ha visto la bomba cadere. La guerra è fatta da vigliacchi, come chi gliela lascia fare. Quando un giorno i nostri figli ci domanderanno perché, come è stato possibile, cosa abbiamo fatto e dove eravamo, risponderemo con il niente che i nostri nonni hanno dato ai nostri padri che chiedevano degli stermini.
Arriveranno quelle domande e ci pungeranno alla gola, abbasseremo lo sguardo e fisseremo per terra, là dove oggi si ammassano gli occhi bui dei bambini siriani. Svuotati di vita sono ancora pieni di perché. Per rispondere alle domande dei morti basta il silenzio, per quelle dei nostri figli non basterà la vergogna.
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Roma, 23 dic (Adnkronos) - "Da bambini ci hanno insegnato che sbagliando si impara. Qui mi sembra che non si tenga conto nemmeno dei più basilari elementi". Lo dice il segretario di Demos Paolo Ciani commentando le conclusioni del vertice sui centri per i migranti in Albania a palazzo Chigi. Ciani, che è anche vice capogruppo Pd-Ibp alla Camera, ha anche visitato nei mesi scorsi i centri di Shengjin e Gjader.
"Si tratta di un monumento all'ideologia, totalmente inutile, fatto pagare con le tasse degli italiani. Altri centri come questi sono stati già costruiti, come quello di Pozzallo, e sono vuoti -spiega il parlamentare all'Adnkronos-. Perchè perseverare nell'esaltazione di questo monumento all'ideologia quando abbiamo visto che, al di là del pensiero rispetto alle migrazioni, si tratta di uno strumento inefficace e difficilmente utilizzabile? Pensiamo solo alla scelta dei migranti da portarci, che viene effettuata in alto mare".
Ciani prosegue: "Si dimentica sempre con troppa fretta che le richieste di asilo sono sempre richieste individuali e come tali vanno valutate. Mi ha colpito, a questo proposito, che anche per la Siria si sia subito detto 'basta asilo'. Avendo poi visitato il centro in Albania, il fatto che tra le pochissime persone che ci hanno portato diverse siano state riportate indietro è la dimostrazione dell'inefficacia del sistema, quando in Italia intanto sono arrivate molte più persone".
Copenaghen, 23 dic. (Adnkronos/Afp) - La Groenlandia ha dichiarato di non essere in vendita, dopo che Donald Trump ha nuovamente affermato di volere che gli Stati Uniti prendano il controllo dell'isola che ospita importanti riserve minerarie e petrolifere. Ma il tycoon, che si era offerto di acquistare il vasto territorio danese durante il suo primo mandato, ricevendo già allora un primo brusco rifiuto, ha ripreso a insistere nel fine settimana, nominando il suo ambasciatore a Copenaghen per la sua nuova amministrazione.
Il primo ministro della Groenlandia, Mute Egede, ha però stroncato immediatamente ogni possibilità di accordo. "La Groenlandia è nostra. Non siamo in vendita e non lo saremo mai. Non dobbiamo perdere la nostra lunga lotta per la libertà", ha affermato Mute Egede. La Groenlandia, l'isola più grande del mondo, è un territorio danese autonomo con un proprio parlamento, circa 55.000 abitanti e un piccolo movimento indipendentista.
Roma, 23 dic (Adnkronos) - ''La Sentenza n.14533/2024 del 4/12/2024 non è stata ben letta dalla premier e stupisce che nell’imponente ufficio legislativo della Cassazione, a disposizione di Palazzo Chigi, non ci sia nessuno che Le abbia fatto presente che i giudici possono disapplicare le decisioni del governo caso per caso quando il migrante proviene da un paese che non è sicuro: proprio quello che hanno fatto i giudici italiani". Lo dice Angelo Bonelli.
"Dire che la Cassazione ha dato ragione al governo non solo è una bugia ma è analfabetismo giuridico. La Cassazione, nel caso di specie, ha dato infatti ragione ai giudici del tribunale Roma sulla domanda di protezione internazionale di una persona migrante affermando che il giudice può disapplicare il decreto del governo per rispettare le norme europee e nazionali", ha aggiunto il parlamentare AVS e co-portavoce di Europa Verde.
''Una volta era Giorgia Meloni a fare campagna contro lo Stato perché dava 30 euro al giorno ai migranti: ora che al governo c'è lei per i centri in Albania vengono dati più di 85 mila euro per migrante. Un miliardo di euro: ecco quanto è costata fino a oggi l’operazione Albania, lo “strumento innovativo” – come definito dalla premier Giorgia Meloni – per 'contrastare l’immigrazione clandestina'", ha concluso Bonelli.
Londra, 23 dic. (Adnkronos) - Re Carlo rompe la tradizione: quest'anno pronuncerà il tradizionale messaggio di Natale dall'ex cappella di un ospedale. Lo ha reso noto Buckingham Palace. Il discorso del sovrano è stato registrato nella Cappella Fitzrovia, nel centro di Londra, dopo che il re aveva personalmente richiesto una location diversa dalla tenuta reale.
La sede è un piccolo edificio, originariamente destinato al personale e ai pazienti del Middlesex Hospital, ora demolito. Dato il contesto e la malattia del re, si prevede che Carlo si concentrerà sugli sforzi degli operatori sanitari, ma loderà anche la coesione della comunità in seguito alle rivolte seguite agli accoltellamenti di Southport.
Roma, 23 dic (Adnkronos) - "Sull'immigrazione abbiamo visto il più grande fallimento di Giorgia Meloni. Ha identificato per mesi nei giudici il problema dell'Albania, ma vediamola oggi: un miliardo di euro buttati nel cesso sottratti ad esempio alla sanità pubblica, centinaia di poliziotti piazzati lì che non sono a lavorare nelle nostre stazioni". Lo ha detto Chiara Appendino, del M5s, a L'aria che tira, su La7.
"Meloni dice che il centro funzionerà, ma oggi non funziona e se anche dovesse funzionare parleremmo comunque di tremila migranti, che sicuramente non possono risolvere il problema di tutti quelli che arrivano. Solo a novembre ne sono arrivati ottomila. Superiamo il regolamento di Dublino, cosa che ha iniziato a fare il Presidente Conte, per distribuire i migranti. Invece cosa fa questo governo? Vende l'esternalizzazione delle frontiere che è una bandierina sovranista inutile mentre in Europa ha accettato un nuovo patto di asilo che ha fatto sì che il periodo in cui l'Italia si deve occupare dei migranti passi da 12 a 20 mesi, quindi più oneri per lo Stato", ha aggiunto.
Roma, 23 dic (Adnkronos) - "E’ surreale: invece che dichiarare il fallimento dell’operazione, in un vertice di governo Meloni ha deciso di andare avanti con la sciagurata strada dei centri in Albania. Con un gioco delle tre carte, l’esecutivo ha scelto di travisare volontariamente la pronuncia della Corte di Cassazione sul decreto flussi, nella parte che riguarda i Paesi sicuri”. Lo dichiara il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
"Un tragico gioco dell’oca, dove l’esecutivo fa finta di niente e ritorna alla casella di partenza, ignorando le sentenze dei tribunali sui migranti deportati illegalmente in Albania dal governo e subito “rimpatriati” in Italia, facendo spallucce sullo spreco di risorse per queste sadiche cattedrali nel deserto, e piegando a suo favore la pronuncia della Corte, che sui Paesi sicuri - spiega Magi - ha affermato sì che il governo può modificare la lista, ma ha anche ribadito che resta in capo ai giudici la discrezionalità giurisdizionale".
"In sostanza, il governo può anche dichiarare che l’Egitto è un Paese sicuro perché quando Salvini ci è stato in vacanza non gli è successo nulla, ma ai tribunali resta il potere/dovere di valutare se un Paese è effettivamente sicuro per i singoli cittadini che arrivano in Italia a richiedere l’asilo e se quindi può essere loro applicata la procedura accelerata con trattenimento in Albania”, conclude Magi.
Tel Aviv, 23 dic. (Adnkronos) - L'aeronautica militare israeliana ha intercettato stamattina un drone partito dallo Yemen e diretto verso il territorio israeliano. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che il velivolo senza pilota è stato intercettato prima che entrasse nello spazio aereo israeliano e, in linea con la politica israeliana, non sono state attivate le sirene.