“Berlusconi? Nonostante sia stato al governo per anni non è stato in grado di abbassare le tasse. E’ il più grande populista e frodatore fiscale della storia”. Sono le parole del direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, ospite della trasmissione Dimartedì (La7), dove ha presentato il suo nuovo libro, ‘B. come basta!’ (ed. Paperfirst), in edicola e nelle librerie dal 24 febbraio. “Uno che promette da 24 anni la stessa cosa, e cioè di ridurre le tasse” – spiega Travaglio – “e poi ogni volta che va al governo non ci riesce, dovrebbe smetterla a un certo punto oppure dovremmo smettere noi di crederci. Non è una questione di destra o di sinistra, è evidente che la sua ricetta non funziona, perché non sa ridurre le spese. E perché non sa ridurre le spese? Perché non le vuole abbassare. E perché non le vuole ridurre? Perché è il più grande populista che sia mai esistito e che ha sempre paura di dire la verità agli italiani”. E aggiunge: “Quando si tratta di comprare voti con la spesa pubblica, Berlusconi non rinuncia nemmeno a un euro di quei voti comprati. E quindi non può ridurre le tasse, altrimenti dovrebbe farle pagare a chi non le paga, cioè a se stesso, uno dei più grandi frodatori fiscali che la storia ricordi. Quindi, è impossibile la lotta all’evasione fiscale in mano a un frodatore”. Travaglio continua: “Quando gli sento dire che rimpatrierà 600mila immigrati clandestini, a me viene in mente che lui ha regolarizzato 600mila clandestini con la più grande sanatoria di immigrati regolari della storia d’Europa, che è stata fatta da Berlusconi e dalla Lega nel 2002. E nel 2009 ne hanno fatto un’altra da 300mila clandestini. Come possono dirci che li rimpatrieranno? Prendono quelli che hanno regolarizzato, gli dicono che hanno scherzato e che adesso vanno tutti a casa?”. Commento finale anche su Matteo Renzi: “Ormai è un caso umano. Capisco essere bolliti a 81 anni, ma a 40 anni è dura. Gentiloni è una stella che sta sorgendo mentre declina quella di Renzi? La dice lunga su Renzi”