Reazioni contrariate del Pd e di Forza Italia alla presentazione della lista di una parte dei ministri da parte del candidato M5S alla presidenza del Consiglio, Luigi Di Maio, nel talk show politico Dimartedì. A esprimere il loro contrariamento al gesto del deputato uscente pentastellato sono i candidati alla Camera Luigi Marattin e Nunzia De Girolamo, rispettivamente del Pd e di Forza Italia, nel corso di Omnibus (La7). “Come per la maggior parte delle cose del M5S” – osserva Marattin – “non vale la pena perdere tempo sulla sceneggiata di quello che va al Quirinale, bussa, non viene ricevuto e poi manda la lista dei ministri via email. Insomma, Di Maio si commenta da solo. Il Pd ha una squadra di governo credibile, fatta per la maggior parte da ministri che sono stati già in campo, come Minniti, Calenda, Gentiloni, Franceschini, che hanno governato bene”. Interviene anche De Girolamo: “Di Maio ha problemi col congiuntivo, con la storia, con la geografia e anche con la Costituzione. Non può pensare che il presidente della Repubblica diventi un revisore dei conti prima del risultato elettorale. E’ una grande scortesia nei confronti di Mattarella”. Poi inciampa anche lei in un uso scorretto del congiuntivo: “Credo che dimostra (dimostri, ndr) l’assenza di senso dello Stato, delle istituzioni, di alcune regole che comunque occorrono in politica. Svilire la politica in questo modo, facendo la lista della spesa dei ministri, è uno show inutile”. E aggiunge: “Una forza politica seria non fa una cosa del genere in campagna elettorale, quando ancora non abbiamo il risultato. Poi ovviamente chi è affascinato da forze estreme, populiste, che vivono nei blog più che nella vita reale, ben venga”