La nuova ammiraglia della casa coreana è una berlina di taglia grande che nelle linee strizza l'occhio ad un coupé, realizzata più per l'immagine del brand che per i volumi di vendita. E' divertente da guidare ed ha tanta sostanza in tecnologia, dotazioni e motori, con un listino che parte da 47.500 euro
Mai vista una Kia da 370 cavalli di potenza? L’hanno fatta, si chiama Stinger ed è l’auto con cui inizierà un “processo irreversibile di cambiamento del brand”, sostengono i vertici della casa coreana: da marchio value for money, a marca generalista sportiva. Un cambiamento di identità da completare entro il 2025 e che vede nella Stinger un prologo perfetto. Il tutto con l’idea di implementare un giro d’affari già lusinghiero: in Europa le consegne sono passate dalle 225 mila unità del 2008 alle 470 mila del 2017. Anche se la Stinger non contribuirà poi molto agli auspicati trionfi commerciali: basti pensare che in Italia il pronostico è di venderne appena 500 l’anno.
Se si guarda alle potenzialità di vendita, “la Stinger è un’auto che finanziariamente non ha senso”, si è lasciato sfuggire un manager di Kia durante la presentazione dell’auto alla stampa. Anche perché i prezzi (da 47,5 mila a 55 mila euro) e le motorizzazioni – un 2.2 turbodiesel da 200 Cv e un 3.3 V6 turbobenzina da 370 Cv – non sono democratici. La mission della Stinger è piuttosto quella di promuovere l’immagine della marca attraverso un’alchimia di design – linea da coupé con piglio fastback derivata dalla GT Concept, presentata 6 anni fa al Salone di Francoforte e firmata da Peter Schreyer – e prestazioni.
Stinger marca stretto Alfa Romeo Giulia, Audi A5 Sportback e BMW Serie 4 GranCoupé: un quinto della sua potenziale clientela dovrebbe arrivare proprio dai marchi premium. Le credenziali ci sono tutte: bassa e larga come è, l’auto si fa guardare molto. La meccanica è di quelle “giuste”: motore installato longitudinalmente, cambio automatico a 8 marce, quote telaistiche da auto a trazione posteriore, sospensioni sofisticate – MacPherson evoluto davanti, multilink dietro – fondo carenato, scocca col 55% di acciai speciali e quattro ruote motrici in opzione per la diesel (2 mila euro), di serie sulla V6.
Ed è proprio quest’ultima ad essere stata strapazzata sotto le esigenti terga di chi scrive: l’attenta distribuzione dei pesi fra gli assali assicura alla Stinger una dinamica di marcia di ottimo livello. Lo sterzo è preciso ed ha una buona prontezza, mentre il motore è emozionante tanto per la spinta – con un’erogazione piena e senza buchi di coppia motrice – quanto per i “vocalizzi” che elargisce dai quattro terminali di scarico in coda. Le prestazioni sono elevate: i 510 Nm di coppia massima del V6 consentono alla Stinger di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi e raggiungere i 270 orari. Certo, non bisogna fare troppo caso ai consumi…
Bene il cambio automatico con convertitore di coppia a 8 marce, made in Kia: potrebbe essere solo un po’ più rapido quando si richiamano le marce manualmente. La Stinger ha una pregevole tenuta di strada e un comportamento tendenzialmente neutro: infonde sicurezza, nonostante un certo coricamento laterale dovuto anche alla massa elevata. Cinque i programmi di guida disponibili: regolano erogazione del motore, peso dello sterzo, taratura delle sospensioni elettroniche e funzionamento del cambio. E con la quattro ruote motrici sono scongiurati i pattinamenti anche sui fondi a bassa aderenza. Quando si decide di marciare in scioltezza, invece, l’assetto assicura tutto il comfort che ci si aspetta da una granturismo di grossa taglia.
Nell’abitacolo tante luci ma anche qualche ombra: la sostanza c’è ma alcuni particolari sono migliorabili, come le plastiche economiche di sterzo e piantone e le finiture “piano black” sparse qua e là. L’impressione generale è comunque positiva e lo spazio a bordo non manca nonostante il profilo da coupé, su alcune concorrenti poco favorevole per chi siede dietro. La capacità del bagagliaio però non è da primato: oscilla fra 406 e 1114 litri (abbattendo lo schienale posteriore).
Pur senza essere “pirotecnico”, il sistema infotelematico col touchscreen da 8” si legge bene ed è compatibile con smartphone. Il sapore hi-tech lo garantisce l’head-up diplay, che proietta sul parabrezza tachimetro e gps. La dotazione di sicurezza prevede di serie il sistema che monitora la stanchezza del guidatore, la frenata automatica di emergenza con riconoscimento pedone, il cruise control adattivo, il mantenimento autonomo della propria corsia di marcia ed i sistemi che avvertono della presenza di altri veicoli nell’angolo morto dei retrovisori. Utili la telecamera con visuale 360° e la retrocamera.
Kia Stinger – la scheda
Il modello: è la prima ammiraglia di casa Kia, con design ricercato e buone prestazioni.
Dimensioni: lunghezza 4,83 metri, larghezza 1,87, altezza 1,40, passo 2,91
Massa in ordine di marcia: 1802 kg della diesel a 1909 kg per la versione V6 oggetto della prova
Motori: 6 cilindri 4 cilindri turbodiesel 2.2 da 200 Cv; 3.3 turbobenzina da 370 Cv
Velocità massima: da 230 km/h a 270 km/h
Prezzi: da 47.500 a 55.000 euro
Ci piace: handling e stile
Non ci piace: alcuni particolari interni cheap