“Non dire mai ‘a me non accadrà, io non lo farei mai’ perché la vita sa essere imprevedibile e nessuno è immune da certe cose. Tutto capita, anche quello che mai avresti immaginato”. Questo il post, datato 10 febbraio, scritto su Facebook dal carabiniere Luigi Capasso, 44 anni, che oggi ha sparato alla moglie e si è barricato in casa con le figlie, di 8 e 14 anni
Impossibile capire a cosa si riferisse Capasso con quel post, ma da qualche ora alcuni utenti lo stanno utilizzando per provare a convincere l’uomo ad arrendersi. “Luigi ti parlo da padre a padre – scrive un utente – tutto quello che ci può accadere nella vita di bello o di brutto non lo sappiamo, ma di sicuro un padre protegge sempre i suoi figli, e tu sei un padre”. “Lascia le bimbe – dice qualcun altro – Apri quella porta e lasciale vivere. Te lo chiediamo, pregandoti. Devono vivere. Lasciale subito”. È il primo caso, in Italia, in cui gli utenti di un social network si mobilitano in tempo reale sui fatti riguardanti un caso di cronaca, intervenendo e cercando un contatto con il diretto interessato.
L’uomo è barricato in casa, insieme alle figlie, da questa mattina. Sul posto sono giunte le forze speciale e i negoziatori stanno cercando di convincerlo ad aprire e lasciare uscire le bambine. “È una trattativa particolarmente complessa – dice il colonnello Gabriele Vitagliano sul posto – perché bisogna carpire la fiducia dell’uomo senza provocare reazioni inconsulte. Lui è molto agitato, parla con noi ma a volte smette”. Le condizioni della moglie dell’appuntato, raggiunta da tre colpi di pistola sparati dal marito questa mattina, rimangono gravi e la prognosi è riservata. Ricoverata al San Camillo di Roma, la donna, 39 anni, è giunta in ospedale in codice rosso. Non era in stato di incoscienza ma non ha detto nulla ai medici.