Il sindaco ex M5s della città emiliana: Altre volte ho votato Radicali per le loro scelte e per le loro battaglie. L'Europa è la mia casa"
Federico Pizzarotti, sindaco di Parma ed ex M5s, voterà PiùEuropa. “Prima di tutto – scrive su facebook – perché, come disse una volta Rodotà venendoci a trovare, Parma si è dimostrata essere la città dei diritti: qui abbiamo sviluppato prima di tanti, e prima ancora che se ne discutesse in Parlamento, un testamento biologico, il registro delle unioni civili, le cittadinanze civiche e il registro della bigenitorialità. Parma è città dei diritti e i Radicali hanno nel loro percorso politico la difesa e la tutela dei diritti”. Pizzarotti aggiunge che sceglie “chi nel panorama politico è più vicino alle mie idee pur non rappresentandomi appieno, e come ho già detto in passato, altre volte ho votato Radicali per le loro scelte e per le loro battaglie. Il voto, però, è un dovere quanto un diritto, perciò tutti dovrebbero scegliere di votare anziché restare a casa e fregarsene. Non esiste in Italia una forza che mi rappresenti pienamente, per questo motivo sta nascendo #ItaliainComune, il partito che la stampa definisce ‘dei sindaci’, di cui sono coordinatore nazionale. Nasce una nuova realtà politica che metterà al centro le competenze e il pragmatismo dei sindaci. Il voto a +Europa, invece, sarà un voto che li metterà alla prova. Ripongo la mia fiducia in loro e da cittadino, da italiano, da europeo, mi aspetto che venga contraccambiata”. Pizzarotti riprende poi un tema che suona come un altro messaggio agli ex amici dei Cinquestelle: “Io mi sento un italiano europeo e un europeo italiano. L’Europa è la mia casa. L’Europa dei diritti, della democrazia, delle nazioni libere e uguali. L’Europa degli europei”.
A salutare il sostegno di Pizzarotti è Riccardo Magi, candidato radicale alla Camera: “Come Radicali lo abbiamo sostenuto come sindaco di Parma per il lavoro svolto, ma anche perché ha dimostrato di saper mettere il senso delle istituzioni davanti alla ragione di partito. Un aspetto a cui noi radicali teniamo molto”.