La quantificazione delle misure si riferisce all’effetto dopo 5 anni – la durata della legislatura – sul livello delle entrate e delle uscite dello Stato. Si basa sul contenuto di ogni programma e non contesta il valore delle coperture messe nero su bianco dai partiti, anche nei casi in cui mancano dettagli per valutarne la veridicità. Al centrodestra, per esempio, si “dà per buona” la stima di 64 miliardi di minori uscite grazie a una generica “eliminazione delle tax expenditures“, le agevolazioni fiscali per singole categorie o settori. Che pure in base al rapporto 2017 della commissione ad hoc presieduta da Mauro Marè valgono in totale solo 54,5 miliardi. Vengono escluse solo le entrate da lotta all’evasione, che per definizione non possono essere stimate in anticipo. Di seguito, ecco il dettaglio di quanto valgono misure espansive e coperture presentate dalle maggiori coalizioni e movimenti.

Le misure del programma firmato dai quattro partiti della coalizione di centrodestra, inclusi tagli della tassazione e aumenti di spesa per pensioni, per difesa e sicurezza e per il reddito di dignità, valgono “almeno 136 miliardi di euro, con fonti di copertura di circa 82 miliardi, con uno squilibrio di almeno 54 miliardi (2,6 per cento del Pil al 2022)”, attesta l’Osservatorio.

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Conti pubblici, l’analisi di Cottarelli su costi e coperture dei programmi dei partiti. E gli effetti sul debito

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