Ha fatto molto rumore l’investitura in pectore a ministro dell’Istruzione per il Movimento 5 stelle, qualora Sergio Mattarella sia d’accordo sul suo nome, del dirigente scolastico Salvatore Giuliano per le sue precedenti dichiarazioni favorevoli alla legge 107, anche nota col brutto nome di “Buona Scuola“, che io preferisco chiamare “riforma della Scuola”. Il prof Giuliano, durante la sua investitura alla kermesse del M5S di ieri, ha preso le distanze dalla 107, e ha solennemente dichiarato di voler “riscrivere” la riforma della Scuola. Eppure, fino a oggi il preside Salvatore Giuliano è stato un entusiasta aderente a diverse riforme e sperimentazioni della scuola, inclusa quella Profumo che prospettava l’assai discutibile sperimentazione del liceo breve, o quadriennale, che il suo istituto Ettore Majorana di Brindisi ha puntualmente adottato. Allora mi piacerebbe porre al dirigente scolastico Giuliano le seguenti 11 domande e approfitto del blog del Fattoquotidiano.it per porgergliele:
1) La riforma della scuola ha assunto a tempo indeterminato e nel lavoro dei loro sogni 182.656 docenti ex precari storici (considerando soltanto i concorsi già espletati), pescandoli dalle Graduatorie a esaurimento (Gae), dove alcuni di loro stagnavano da 30 anni: lei vuole riscrivere questo provvedimento, cioè licenziarli, ricollocandoli in Gae?
2) La riforma della scuola ha investito un miliardo nel Piano nazionale scuola digitale, al quale lei ha contribuito inventando fra l’altro il Book in Progress, il progetto per la realizzazione di libri di testo direttamente dai docenti: lei vuole riscrivere questo provvedimento, cioè eliminare la didattica innovativa, inclusa la sua stessa invenzione?
3) La riforma della scuola ha finanziato per 100 milioni l’alternanza scuola-lavoro rendendola curricolare: lei vuole riscriverla, cioè abbandonarla?
4) La riforma della scuola ha inserito la Carta del docente da 500 euro per la formazione culturale autonoma: lei vuole riscriverla, toglierla?
5) La riforma della scuola ha messo 40 milioni nell’aggiornamento degli insegnanti: lei vuole riscriverli, farli tornare a spese dei docenti?
6) La riforma della scuola ha costruito lo “zero-sei” con fondi che arrivano direttamente ai comuni: lei vuole riscriverli, togliere i fondi agli enti locali?
7) La riforma della scuola ha costruito un nuovo modello di reclutamento e formazione insegnanti (Fit) per cui oggi gli aspiranti docenti ricevono per gli anni di tirocinio 600 euro al mese, mentre con le Ssis, uno dei precedenti meccanismi di arruolamento, spendevano 2500 euro all’anno di tasse di iscrizione, e ha predisposto una fase transitoria per tutti i precari: lei vuole riscrivere, abrogare questo percorso tanto atteso?
8) La riforma della scuola ha normato la possibilità delle aperture oltre il normale orario, al pomeriggio: lei vuol chiudere i nuovi spazi a disposizione degli studenti?
9) La riforma della scuola ha potenziato la musica e tutte le arti: lei vuol bloccare i potenziamenti?
10) La riforma della scuola ha finanziato progetti per nuovi edifici scolastici e ha inaugurato un piano straordinario di edilizia scolastica che ha monitorato oltre 6000 solai scolastici: lei vuol bloccare le erogazioni per l’edilizia scolastica?
11) O forse è contrario al rinnovo del CCLN dei docenti, con 95 € lordi di aumenti mensili medi, a parità di ore di lavoro? O a quello del personale ATA, o a quello dei presidi, con aumenti medi di 440€ mensili medi? Vuole riscrivere questi aumenti?
Mi sbaglierò, ma secondo me il candidato ministro Giuliano è a favore di tutti e undici questi punti. Poi troverà il modo di aggiungere a ciascuno un “ma si può fare meglio”, perché, in generale, questo è sempre vero. Si può sempre fare meglio di qualunque riforma, quando non sei tu ad avere la responsabilità di fare effettivamente meglio.