Alle 23 si sono chiuse le urne per 46 milioni di italiani chiamati a votare per la prima volta con il Rosatellum. Ma a quell’ora molti erano ancora in coda ai seggi a causa delle lunghe file causate dal nuovo sistema dei bollini antifrode. Ogni scheda infatti, escluse quelle delle Regionali, aveva un tagliando da staccare al momento della consegna e confrontare all’uscita dalla cabina per evitare brogli. Il meccanismo ha causato molti rallentamenti e in alcuni seggi le operazione di voto termineranno per questo in ritardo. L’affluenza, che alle 19 era al 58,4%, alle 23 ha toccato il 73%. Il dato è inferiore di due punti rispetto a quello delle politiche del 2013, quando votò il 75% degli aventi diritto, ma più alto rispetto al 65,5% di affluenza per il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.
Anche i leader hanno dovuto fare la coda per esprimere il loro voto. Per Silvio Berlusconi c’è stato un inconveniente in più: come nel 2013, è stato contestato da una Femen che con il seno scoperto ha gridato “Berlusconi il tuo tempo è scaduto”. Il leader di Leu Pietro Grasso ha aspettato un’ora in coda a Roma, mentre il grillino Luigi Di Maio è stato accolto tra cori da stadio e selfie a Pomigliano d’Arco dove ha salutato la folla salendo sul predellino della sua auto.
L’affluenza alle 23: primo il Veneto, ultima la Sicilia – Alle 23 l’affluenza è salita al 73%, dal 58,5% registrato alle 19. Il Veneto con il 78,6% strappa di poco lo scettro della maggiore partecipazione al voto all’Emilia Romagna, che alle 19 era ancora in testa ma a fine giornata elettorale si ferma al 78,2%. Seguono l’Umbria con il 77,9, la Toscana con il 77,4, la Lombardia e le Marche al 77,4,il Piemonte al 75,6, l’Abruzzo al 75,2, il Lazio al 74,4, il Trentino al 74,3, la Valle D’Aosta al 72,2. In coda il Meridione: dal 71,27% della Basilicata al 69% della Puglia al 68% della Campania al 65% della Sardegna, fino al 63,7% della Calabria e al picco negativo del 62,75% registrato in Sicilia. L’affluenza rispetto al referendum costituzionale è aumentata ovunque tranne che in alcune zone del Nord est e nel Lazio. Gli aumenti maggiori al Sud.
Non sono mancate le segnalazioni di problemi dai seggi. I primi disagi si sono registrati soprattutto a Palermo: sono state ristampate nella notte le schede elettorali di 200 sezioni dove, per un errore nella perimetrazione dei collegi da parte del Comune, erano stati inseriti dei candidati di un altro collegio. Le schede sono state poi ridistribuite nei seggi che hanno aperto le operazioni di voto con ritardo tra le proteste degli elettori. Nessun rallentamento nella sezione dove ha votato alle 8.30 il presidente Sergio Mattarella. Problemi analoghi risolti nella notte a Mantova: i seggi hanno quindi aperto regolarmente alle 7. Casi di schede con nomi dei candidati sbagliati si sono registrati anche nella Capitale e in Piemonte: in un seggio di Roma, il 2167 di Via Micheli 29 (nel quartiere Parioli) la presidente di seggio ha aperto e vuotato l’urna mettendo in una busta i voti degli elettori espressi fino a quel momento, 36, utilizzando le schede sbagliate, assicurando che gli elettori sarebbero stati ricontatti per spiegare il problema e farli rivotare. Situazione analoga nel collegio di Rivolta Bormida e Castelnuovo Bormida, in provincia di Alessandria. Delle schede sbagliate ci si è accorti dopo 40 voti: a quel punto le operazioni di voto sono state sospese per un paio di ore nell’attesa che arrivassero le schede giuste e dopo l’autenticazione, si è ripreso a votare.
Lunghe file anche per arrivare a Castelnuovo di Porto, vicino Roma, dove avverrà lo spoglio delle schede degli italiani che hanno votato all’estero. La Farnesina ha comunicato che sono giunte tutte le schede dai 200 uffici del ministero all’estero dove i nostri connazionali hanno votato. Non è mancato neanche chi è stato denunciato per violazione della legge sulla sicurezza del voto per aver scattato con il cellulare una foto alla scheda mentre si trovava all’interno della cabina elettorale. E’ successo stamane a Pioltello, nell’hinterland milanese.
A Brescello, primo paese sciolto per mafia in Emilia Romagna, la deputata uscente M5s Maria Edera Spadoni ha segnalato che tra gli scrutatori c’è anche Maria Iaquinta. “E’ madre del convivente della figlia di Nicolino Grande Aracri”, ha scritto in un post su Facebook la grillina, “e sorella di Giuseppe Iaquinta, imputato nel processo Aemilia, il più importante processo di Ndrangheta del nord Italia. Trovo solo io inopportuno che chi in un qualche modo ha contatti o parentele con persone implicate nel processo Aemilia faccia parte di un seggio elettorale?”
Scrutini e votanti – Alla chiusura dei seggi, prevista per le 23, avrà inizio lo scrutinio, cominciando dallo spoglio delle schede per l’elezione del Senato e poi quelle della Camera. Domani, lunedì 5 marzo, a partire dalle ore 14, si svolgeranno gli scrutini per le elezioni regionali. Gli elettori per la Camera (diritto di voto dai 18 anni compiuti entro domenica) sono 46.604.925, di cui 22.430.202 maschi e 24.174.723 femmine; per il Senato (diritto di voto dai 25 anni) sono 42.871.428, di cui 20.509.631 maschi e 22.361.797 femmine. Eleggeranno 618 deputati e 309 senatori. Le sezioni elettorali saranno 61.552. Gli elettori della circoscrizione estero – che hanno già inviato in Italia i plichi di voti e il cui spoglio inizierà sempre alle 23 nel centro unificato di Castelnuovo di Porto – sono per la Camera 4.177.725, per il Senato 3.791.774. Con il voto all’estero saranno eletti rispettivamente 12 deputati e 6 senatori. Le elezioni nelle due Regioni interesseranno complessivamente 11.889.499 elettori: 7.496.525 in Lombardia, 4.392.974 nel Lazio.
CRONACA ORA PER ORA
Ore 22:45 – 72enne muore al seggio a Goro
Una donna di 72 anni aveva appena finito di votare, consegnato le schede e stava uscendo dal seggio, nelle scuole elementari di Goro (Ferrara), quando prima di uscire si è accasciata al suolo, per un malore. La donna, di Goro, è stata stroncata da un infarto: subito soccorsa dai sanitari del 118 che hanno tentato di rianimarla, è stata trasportata in ambulanza all’ospedale di Lagosanto dove è giunta priva di vita.
Ore 22:31 – A Napoli denunciato consigliere comunale di Fdi: “Campagna fuori dal seggio”
Maria Muscarà, consigliere regionale campano del Movimento 5 Stelle, ha presentato una denuncia al Commissariato di Polizia di Pianura, zona occidentale di Napoli, nei confronti del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Marco Nonno, secondo Muscarà colpevole di aver fatto campagna elettorale all’esterno della scuola “Don Giustino Russolillo” in corso Duca D’Aosta. Muscarà riferisce di essere stata contattata nel pomeriggio da alcuni elettori “i quali denunciavano che fuori alla scuola era presente Marco Nonno” e che “lo stesso, con una cerchia di circa 15 persone, parlottava con chiunque entrava per esprimere il voto”. Appena giunta sul posto in compagnia di due persone, riferisce Muscarà, Nonno avrebbe detto: “Gli imbecilli sono arrivati”. Passariello è indagato dalla Procura di Napoli nell’ambito di un’inchiesta su presunti casi di corruzione nel settore del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti in Campania ed è citato in un video dell’inchiesta giornalistica realizzata dalla testata web Fanpage.it.
Ore 21:05 – LeU: “A Niguarda esposti volantini con fascio littorio”
Su una colonna all’ingresso della scuola elementare di via Passerini del quartiere Niguarda, a Milano, “sede di seggio elettorale, erano esposti dei volantini del ministero dell’educazione Balilla con il fascio littorio, facenti parte della documentazione di una mostra del 2015”. Lo denuncia in una nota Liberi e Uguali. “Il rappresentate di lista di LeU Claudio Migliavacca – spiega il partito di Pietro Grasso – ha chiesto la rimozione dei volantini visto che la scuola è sede di seggio elettorale e l’esposizione dei volantini non era contestualizzata né facendo riferimento ad una mostra, né dando spunto di riflessione storica”. Ma la rimozione è avvenuta “solo in tarda serata”.
Ore 20:48 – Disagi nel centro in cui si scrutinano i voti degli italiani all’estero
Continuano i disagi a Castelnuovo di Porto nel centro in cui sono allestiti i seggi per lo scrutinio dei voti degli italiani all’estero. Secondo quanto riferisce un presidente di sezione, alcuni presidenti sostituti sono riusciti ad arrivare solo intorno alle 18 ed oltre. Mancano all’appello ancora parecchi scrutatori. “Io ne ho due su quattro – riferisce il presidente di seggio – e l’ultimo è arrivato alle 16 per il traffico. Ma altri sono ancora bloccati”.
Ore 20:36 – A Milano attese medie ai seggi di 35 minuti
Operazioni di voto ancora a rilento a Milano, dove continuano a registrarsi code in molti dei 1.248 seggi e i tempi di attesa per votare sono in media di 35 minuti. Il Comune ha invitato i milanesi a collaborare evitando di recarsi al seggio nelle ultime ore di apertura.
Ore 20:32 – Forza Italia: “Chi è nei seggi entro le 23 ha diritto di votare”
“È doveroso ricordare ai cittadini, di fronte all’anomala situazione di ritardi nelle operazioni di voto, che chiunque si trovi ai seggi entro le ore 23 ha diritto di votare, indipendentemente dai tempi di attesa e dalle eventuali code”, scrive Forza Italia in una nota. “Gli inviti di alcuni Comuni a recarsi ai seggi in anticipo non devono trarre in inganno gli elettori né scoraggiare dalla partecipazione al voto: siamo certi che il Ministero degli interni garantirà, come ha sempre fatto, che chiunque si recherà entro le 23 nei pressi dei seggi potrà comunque votare”.
Ore 20:15 – Intervento dei carabinieri per litigio sul tagliando antifrode
Intervento dei carabinieri in un seggio di Pont Canavese (Torino) per sedare un litigio fra un giovane elettore e gli operatori. A causarlo è stata la nuova procedura del tagliandino antifrode. Il ragazzo ha anche spintonato i militari, i quali lo hanno immobilizzato e hanno chiamato il 118 per farlo accompagnare al pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea.
Ore 20:12 – 88enne morto mentre aspettava il suo turno al seggio
Un uomo di 88 anni è morto mentre stava attendendo il proprio turno al seggio elettorale a Frisanco (Pordenone) poco dopo le 15. L’anziano era arrivato con la moglie guidando la propria auto fino al parcheggio. Quando è entrato, ha chiesto una sedia per riposare qualche istante mentre un paio di persone stavano votando. A quel punto si è sentito male ed è morto all’istante. Inutili i tentativi di rianimazione dei Carabinieri che presidiavano il seggio e del personale sanitario del 112.
Ore 19:44 – Luca Pancalli: “Sezione inaccessibile per i disabili”
“In fila per esercitare il mio diritto di voto…la sezione al primo piano inaccessibile…io e tantissimi anziani costretti a votare in un seggio di fortuna e pregare qualche amico o parente di verificare l’apposizione nell’urna delle schede. Vergogna!”. Così su Twitter il presidente del Comitato Paralimpico italiano (Cip) Luca Pancalli.
Ore 19:43 – A Sant’Elena Sannita urne disertate
Solo 25 cittadini elettori di Sant’Elena Sannita (Isernia) sono andati al seggio per votare, su 250 aventi diritto, in segno di protesta per la scarsa considerazione dei politici verso il piccolo comune. Secondo il sindaco Giuseppe Terriaca è “un monito. I piccoli comuni sono la maggioranza e in regione e devono essere trattati come una risorsa e non come un peso”.
Ore 18.55 – Grillo: “Gente va a votare, è un buon segno” – “La gente va a votare, è un buon segno”. Lo ha detto Beppe Grillo che nel pomeriggio si è recato a votare al seggio 617 di sant’Ilario (Genova) commentando con un poliziotto in servizio al seggio l’alta affluenza alle urne. Nessun commento con i giornalisti, ma molti sorrisi e qualche battuta. “Non inquadratemi i piedi quando sono nella cabina, per favore”, ha detto scherzando il garante del M5S chiedendo poi ai presenti: “Avete votato bene?”.
Ore 18.48 – Anche in Puglia code ai seggi – Anche nei comuni più grandi della Puglia, da questa mattina, si registrano code nei seggi dove circa 3,3 milioni di cittadini stanno votando per scegliere i 62 nuovi parlamentari pugliesi. Gli elettori sono costretti ad attendere in fila più tempo del solito, complice l’introduzione del tagliando anti-frode con il codice alfanumerico che per ogni elettore va annotato preventivamente e poi, dopo il voto, controllato e staccato dal presidente di seggio. Proprio per velocizzare le operazioni, il ministero dell’Interno ha emanato una circolare in cui autorizza anche i vicepresidenti di seggio a occuparsi del nuovo tagliando.
Ore 18.47 – Code ai seggi anche in Trentino Alto Adige – Code per votare si stanno verificando nella giornata anche nelle sezioni del Trentino Alto Adige, in particolare in quelle dei capoluoghi, Trento e Bolzano. Qualche fila c’è pure nelle zone rurali dell’Alto Adige e nelle cittadine minori del Trentino. Gli orari in cui sono state segnalate le code più consistenti al momento risultano quelle di fine mattinata e quelle di fine pomeriggio, con in fila soprattutto donne, in una serie di sezioni, tanto da fare dire a una serie di persone di non avere mai impiegato così tanto tempo a votare.
Ore 18.43 – Anziana muore per un malore in seggio a Matera – Una donna di 85 anni è morta nel pomeriggio, a causa di un malore, nell’atrio di una scuola elementare di Matera nella quale è stato allestito il seggio elettorale dove la donna stessa era andata per votare. Quando si è sentita male, la donna, che era accompagnata dal marito, è stata soccorsa e fatta sedere su una sedia, nell’atrio di un istituto scolastico del rione San Pardo: intanto, è stato chiamato il “118” ma quando il medico è arrivato era già morta.
Ore 18:12 – I vicepresidenti di seggio aiuteranno i presidenti nella verifica dei tagliandi antifrode
I vicepresidenti di seggio aiuteranno i presidenti nelle operazioni di verifica del tagliando antifrode per velocizzare le operazioni di voto. Lo si apprende da fonti del Viminale. In pratica, allo scopo di velocizzare e rendere più fluide le operazioni di voto, i presidenti di seggio si avvarranno anche dei vicepresidenti per gli adempimenti connessi al tagliando antifrode, introdotto dalla nuova legge elettorale, presente nelle schede per la Camera dei deputati e per il Senato della repubblica.
Ore 18.11 – Salvini a scrutatore: “Ci vediamo tra tre mesi? Tiè” – Siparietto finale con uno degli scrutatori, per Matteo Salvini, che ha salutato i componenti del seggio di via Martinetti, con un “ci vediamo”. “Magari fra tre mesi”, ha ironizzato uno degli scrutatori, probabilmente immaginando un rapido ritorno alle urne. “Tiè”, ha replicato il segretario della Lega, facendo il gesto delle corna e sorridendo.
Ore 18.10 – Livorno: due denunce ai seggi per diverbio e foto alla scheda – Due persone sono state denunciate oggi a Livorno durante le operazioni di voto per due episodi accaduti ai seggi allestita in città. In un primo caso, un 65enne è stato denunciato dalla polizia in seguito a un diverbio con il presidente di seggio, perché, secondo quanto spiegato, voleva entrare in cabina con la madre anziana senza avere l’autorizzazione. L’altra denuncia è scattata per un uomo di 59 anni che è stato sorpreso mentre scattava una foto alla scheda dentro la cabina elettorale, utilizzando il cellulare.
Ore 18.09 – Rosato: “Ritardi? Legge non prevedeva trascrizione a mano” – “I dati sull’affluenza sono molto positivi, peccato per le file createsi soprattutto dove si vota anche a livello regionale, ma vorrei ricordare che la legge non prevede la trascrizione a mano del numero della scheda, che sta rallentando le operazioni ma bastava prevedere solo etichette autoadesive”. Così Ettore Rosato, ideatore della legge elettorale, spiega all’ANSA, la causa del rallentamento delle procedure di voto ricordando che il tagliando anti-frode, che “evita brogli diffusi”, “è stato votato all’unanimità”.
Ore 17.52 – Viminale: “Vicepresidenti seggio velocizzeranno operazioni di voto” – Secondo quanto si apprende, allo scopo di velocizzare e rendere più fluide le operazioni di voto, i presidenti di seggio si avvarranno anche dei vicepresidenti per gli adempimenti connessi al tagliando antifrode, introdotto dalla nuova legge elettorale, presente nelle schede per la Camera dei deputati e per il Senato della Repubblica.
Ore 17.45 – Ancora di disagi a Castelnuovo di Porto – “Siamo nel caos, un terzo dei seggi qui non è stato ancora aperto”. A parlare è uno scrutatore di Castelnuovo di Porto dove si trova il Centro Polifunzionale della Protezione Civile in cui hanno sede i 700 seggi che compongono il Collegio per l’Estero. “Molti presidenti – racconta – non si sono presentati stamani e questo ha causato molti disagi. Adesso speriamo che, essendosi presentati molti volontari, vengano chiamati. Per ora sono tutti nell’Aula Magna”.
Ore 17.17 – Comune di Milano: “Recarsi ai seggi in largo anticipo” – Il Comune di Milano sta seguendo con attenzione le operazioni di voto nei 1248 seggi. La nuova procedura prevista per le schede delle elezioni politiche, fanno sapere da Palazzo Marino, è stata istituita per scongiurare possibili frodi, ma sta causando dei rallentamenti nelle operazioni. “Invitiamo quindi tutti i cittadini a evitare di recarsi al seggio nelle ultime ore di apertura – si legge nella nota – la loro collaborazione è fondamentale per consentire un rapido avvio delle operazioni di spoglio”.
Ore 17.09 – Salvini in coda: “Ministero ha fatto casino” – Anche il segretario della Lega, Matteo Salvini, è in coda per votare, al seggio di via Martinetti, a Milano. Quando vota tanta gente è “sempre un bene, più gente vota meglio è”, ha risposto Salvini. Ma “mi sa che qualcuno al ministero ha fatto casino – ha aggiunto rispondendo ai giornalisti -, non ci puoi mettere un’ora a votare”.
Ore 17.07 – Indagata attivista Femen che ha contestato Berlusconi – E’ indagata per resistenza a pubblico ufficiale e per aver provocato disordini durante “le operazioni elettorali” e per non aver obbedito al richiamo del presidente del seggio l’attivista di Femen che oggi a Milano ha contestato Silvio Berlusconi mentre stava uscendo dal seggio, subito dopo il voto. La ragazza, una francese di 30 anni di origini iraniane, senza precedenti, è arrivata in aereo da Parigi a Malpensa alle 8.45 e si è recata al seggio di via Scrosati, mostrando un tesserino da free lance.
Ore 17.05 – Fotografano la scheda: 5 denunciati – Sono 5 le persone denunciate in provincia di Napoli per aver fotografato la scheda elettorale all’interno della cabina. Due gli interventi dei Carabinieri, a Qualiano e a Striano: in entrambi i casi gli elettori denunciati, rispettivamente un uomo e una donna, hanno tentato di giustificarsi spiegando di aver scattato la foto per illustrare al proprio figlio come votare. La Polizia di Stato ha denunciato tre persone, due delle quali a Napoli città nei quartieri Poggioreale e Vicaria-Mercato. La terza persona è stata denunciata a Frattamaggiore.
Ore 17 – Di Stefano (Casapound): “Forse voto la Boldrini” – Il candidato premier di CasaPound, Simone Di Stefano, accompagnato dal fratello Davide, scherza poco prima di entrare al seggio: “Sono indeciso, forse voto la Boldrini”.
Ore 16.30 – Seggio Roma, 36 persone costrette a rivotare – Dopo il caos creatosi per le schede elettorali sbagliate al seggio di via Micheli, a Roma, quartiere Parioli, si sta cercando di ricontattare quei 36 elettori che avevano ormai già votato ma su tessere non valide. Sulle schede erano riportati nomi errati dei candidati di un altro municipio. Un elettore, mentre stava votando, si è accorto dell’errore e ha chiamato il presidente del seggio che ha svuotato le urne elettorali: dentro c’erano 36 schede che però non erano valide. “Dall’ufficio elettorale stanno cercando di ricontattare gli elettori e in 5 sono tornati a votare, questa volta su schede valide – riferisce all’Adnkronos Giuseppe Scicchitano, di Fratelli d’Italia, presidente della Commissione Trasparenza del II Municipio – Quanto al resto delle schede, si tratta comunque di poche decine e il presidente del seggio con i rappresentanti di lista stanno discutendo sul da farsi: secondo alcuni infatti il voto potrebbe essere convalidato, secondo altri no perché i nomi dei candidati erano sbagliati”.
Ore 16 – Campidoglio: “Ai seggi il prima possibile” – “Le code registrate in queste ore, anche in altre città italiane, sono dovute in gran parte alle nuove operazioni richieste per il tagliando antifrode. Pertanto, rinnovando l’invito ai cittadini all’esercizio del proprio diritto di voto, si suggerisce di recarsi ai seggi prima possibile e comunque almeno un’ora prima della loro chiusura”. E’ questo il consiglio che arriva dal Campidoglio per elettori ed elettrici romani che devono ancora andare a votare.
L’amministrazione capitolina, in un a nota, assicura che si sta “monitorando costantemente la situazione al fine di una tempestiva risoluzione di eventuali problemi, come ha fatto con quelli finora verificatisi”. “Roma Capitale – conclude la nota del Campidoglio – è al lavoro insieme con tutti i livelli amministrativi e i soggetti istituzionali coinvolti per un monitoraggio costante della situazione nei 2600 seggi elettorali della città. Tutti i seggi sono aperti ed operanti”.
Ore 15.45 – Scrutatrice inveisce in un seggio a Napoli, bloccata dai carabinieri – Una donna, scrutatrice in un seggio, ha messo a soqquadro una sezione elettorale di Arpino di Casoria, in provincia di Napoli. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, intervenuti sul posto su richiesta del presidente di seggio, la donna ha improvvisamente iniziato a inveire contro i presenti e poi ha strappato l’elenco degli aventi diritto al voto. I militari l’hanno fermata e – riferiscono fonti dei carabinieri – portata in ospedale per accertare le sue condizioni di salute.
Ore 15.20 – Affluenza ore 12 nei capoluoghi di provincia – Ecco le affluenze alle ore 12 in ogni capoluogo di Regione per le elezioni della Camera, secondo i dati del sito del ministero dell’Interno. Al momento manca ancora il dato definitivo di Roma, dove non sono noti i risultati di tre sezioni. Nelle precedenti politiche del 2013 si votò in due giorni. Aosta 21,40% – Torino 16,85% – Milano 18,44% – Bolzano 23,92% – Trieste 21,99% – Venezia 21,88% – Genova 22,31% – Bologna 23,15% – Firenze 24,12% – Ancona 21,13% – Perugia 22,72% – Roma 20,54% – Pescara 19,99% – Campobasso 18,81% – Napoli 15,86% – Bari 22,65% – Reggio Calabria 14,33% – Potenza 20,02% – Palermo 15,05% – Cagliari 19,77%.
Ore 15 – Roma, testimonianze dai seggi – “Abbiamo aspettato tre quarti d’ora per votare, alle scorse elezioni si faceva tutto in un quarto d’ora al massimo”. A parlare sono due anziani che hanno votato alla scuola elementare Caterina Usai a Roma. Da questo seggio diverse persone ‘spaventate’ dalla fila stanno andando via per tornare più tardi. Alcuni elettori, in un altro seggio a piazza Lodi, zona San Giovanni, dicono di aver aspettato “un’ora prima di poter votare”. “Abbiamo fatto una fila di almeno di 40 minuti e ora sta aumentando. E’ allucinante. In confronto agli altri anni ci sembra siano un po’ disorganizzati perché sono cambiate le operazioni di voto, c’è questo tagliando anti-frode per esempio”, dicono Anna e Claudio. “Noi abbiamo atteso 40 minuti perché è tutto più complicato, c’è questo tagliando e in una giornata sola poi….”, affermano all’uscita della scuola Lucia, Claudio e Luigi, una coppia e un loro amico.
Ore 14.50 – Di Battista al seggio ma non risulta in lista – Fuoriprogramma per il deputato del M5s Alessandro Di Battista. Stamani si è recato al seggio di via Taverna a Roma per votare ma il suo nome non era nelle liste. Dopo alcuni minuti di incertezza Di Battista è stato indirizzato verso il seggio di via Vallombrosa. “E’ colpa del mio cambio di residenza, ti devono mandare un tagliandino e a me non è arrivato”, ha detto il deputato un po’ imbarazzato, spiega. I giornalisti, che lo attendevano all’esterno, gli hanno chiesto ironicamente se l’errore era da attribuirsi al comune e quindi alla Raggi. “No, per favore – ha risposto il deputato – non si fanno battute. Oggi c’è silenzio elettorale”.
Ore 14.45 – Affluenza Lazio alle 12 – Alle 12 nel Lazio hanno votato il 16,53% degli aventi diritto. E’ quanto emerge dai dati del Viminale. La provincia con la più alta percentuale di votanti risulta Rieti con il 17,09% seguita Viterbo con il 17,05%. In coda Frosinone con il 14,92% preceduta da Latina con il 16,81%. Nella Capitale hanno votato il 16,88%.
Ore 14.30 – Manca l’affluenza a Roma – Dopo oltre due ore, ancora manca il dato ufficiale dell’affluenza del comune di Roma alle ore 12, sia per la Camera (il dato del Senato viene dato soltanto alle 23) sia per le regionali.
Ore 14-20 – Affluenza alle 12 alle Regionali in Lazio – Alle elezioni regionali del Lazio alle ore 12 ha votato il 16,53% degli aventi diritto (dati relativi a 377 comuni su 378, manca una sezione di Roma). Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 12,87% degli elettori.
Ore 14.12 – Affluenza alle 12 alle Regionali in Lombardia – Alle elezioni regionali della Lombardia alle ore 12 ha votato il 19,92% degli aventi diritto (dati relativi a 1.516 comuni su 1.516). Lo si rileva dal sito del Viminale. Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 16,18% degli elettori.
Ore 13.30 – Affluenza alle 12 sopra il 22 in Emilia, Veneto e Friuli – Affluenza sopra la media in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto. In queste regioni alle 12 aveva votato circa il 22% rispetto alla media nazionale del 19,38%. Nel dettaglio, in Emilia Romagna ha votato il 22,72% degli aventi diritto, in Fvg il 22,56% e in Veneto il 22,24%.
Ore 13 – Di Maio saluta dal predellino dell’auto – Luigi Di Maio si è dovuto far largo tra la folla per poter raggiungere la propria auto dopo aver votato nel seggio elettorale della scuola ‘Sulmona’ a Pomigliano d’Arco (Napoli). Il candidato premier del M5s ha faticato a raggiungere la vettura che lo attendeva, ed ha salutato la folla di concittadini e di fotografi salendo sul predellino dell’auto. Nella folla anche il papà Antonio, che ha osservato da lontano il proprio figliolo. “Non sono riuscito a salutarlo – ha detto – neanche a Roma ci sono riuscito. Ma sono qua per salutare alcuni amici che mi hanno cercato. La politica è una cosa, la famiglia un’altra”. Non è ancora andata ai seggi, invece, la mamma del leader pentastellato. “È a casa – ha spiegato papà Antonio – e neanche oggi vedremo Luigi che partirà subito per Roma”.
Ore 12.52 – Code in tutti i seggi in Liguria – Grande affluenza ai seggi in Liguria per questa tornata elettorale, affluenza che, secondo le prime stime pubblicate sul sito della prefettura alle 12 superava il 20% in tutte e quattro le province, 21,45% il dato complessivo in Liguria. In tutti i seggi sono registrate lunghe code per votare.
Ore 12.34 – Voto alla scheda in cabina: un denunciato – Un 43enne di origine ecuadoregna è stato denunciato per violazione della legge sulla sicurezza del voto per aver scattato con il cellulare una foto alla scheda mentre si trovava all’interno della cabina elettorale. E’ successo stamane a Pioltello, nell’hinterland milanese. Il clic dello scatto è stato udito dal presidente del seggio, che ha chiesto l’intervento dei carabinieri. La scheda fotografata è stata quindi annullata e l’uomo denunciato.
Ore 12.30 Berlusconi vota a Milano, attivista delle Femen si spoglia – L’ex Cavaliere e leader di Forza Italia ha compilato le schede elettorali in pochi minuti verso le 12.30 dopo aver atteso in coda il suo turno. Una ragazza, probabilmente aderente al gruppo delle Femen, si è spogliata mostrando il seno in segno di protesta. L’attivista è stata allontanata dalla polizia. Il leader di Forza Italia ha lasciato poi il seggio di via Scrosati a Milano.
Ore 12.15 – Grasso vota al seggio dopo un’ora di attesa – Con un leggero ritardo rispetto all’orario annunciato ieri il presidente del Senato e leader di Leu, Pietro Grasso, ha votato nel proprio seggio, in via del Tintoretto, 371, all’Eur a Roma. Grasso, in realtà, è arrivato puntuale, ma la lunga fila di elettori ha fatto sì che prima di poter votare passasse quasi un’ora. Il leader di Leu non si è sottratto, durante l’attesa, a più di uno scambio di battute con i cittadini ai quali però, sorridendo, ha voluto precisare di non voler rispondere a domande di politica ricordando di essere in silenzio elettorale.
Ore 10.30 Caso Alessandria – Schede per la Camera sbagliate e operazioni di voto sospese nel collegio di Rivolta Bormida e Castelnuovo Bormida, in provincia di Alessandria. Lo riferisce all’ansa il senatore Federico Fornaro, candidato di LeU nel collegio. Dell’errore, racconta, ci si è accorti dopo 40 schede votate: per la Camera erano pervenute le schede del collegio di Asti e non quelle del collegio Alessandria. A quel punto le operazioni di voto sono state sospese per un paio di ore nell’attesa che arrivassero le schede giuste: dopo l’autenticazione, si è ripreso a votare.
Ore 10 Caso Roma – Schede con i nomi dei candidati di Camera e Senato sbagliati nel seggio 2167 di Via Micheli 29 a Roma (nel quartiere Parioli): se ne è accorto un elettore e ha avvisato la presidente di seggio. “A quel punto – ha raccontato all’agenzia ANSA Roberta Lisi, elettrice presente nel seggio – la presidente sospende le operazioni di voto e si fa dare dal seggio a fianco, il 2166, le schede corrette e fa votare con quelle. Ma prima di far continuare le operazioni di voto chiude la porta del seggio, apre l’urna e la vuota togliendo le 36 schede votate fino a quel momento mettendole in una busta”.
Ore 9.30 Caso Mantova – Disagi anche a Mantova, dove le schede regionali sono state stampate con il simbolo del Pd senza il riferimento al candidato presidente Gori. La Regione ieri sera a tarda ora ha diffuso una circolare nella quale si ammette l’errore, invitando i Comuni a informare i presidenti di seggio. A sua volta, la prefettura ha ordinato ai vari presidenti di affiggere la circolare sul manifesto che in ogni seggio riporta i candidati con i rispettivi simboli collegati. Nella circolare della Regione si legge che il contrassegno della lista Pd , “per un mero errore di stampa”, è “parzialmente difforme rispetto al contrassegno della stessa lista depositata è riportata sul manifesto”. Il contrassegno, viene specificato, “è comunque correttamente collegato nell’ambito del riquadro della coalizione di appartenenza evidenziando inequivocabilmente il collegamento tra la lista in questione è il candidato alla carica di presidente della Regione”.
Ore 9 Caso Palermo – Un errore nella perimetrazione dei collegi da parte del Comune di Palermo ha costretto a far ristampare nella notte le schede elettorali di 200 sezioni. In pratica alcune sezioni del collegio Palermo 1 erano state collocate nel collegio Palermo 2 che comprende anche Bagheria. Dalle 4:45 del mattino i vigili urbani sono stati al lavoro per la consegna delle nuove schede. Questo ha comportato numerosi ritardi tanto che alcuni seggi, a due ore dall’orario previsto per l’apertura, erano ancora chiusi. Sul caso si è espresso anche il leader di Leu e presidente del Senato Pietro Grasso: “Nel giorno più importante di una democrazia, quello delle elezioni, sono ritardi ed errori inaccettabili, che spero non scoraggeranno la partecipazione dei cittadini”.
Ore 8.30 Caso Brescello – Nella cittadina in provincia di Reggio Emilia, la prima sciolta per mafia in Emilia Romagna, la deputata uscente Maria Edera Spadoni ha segnalato il caso della scrutatrice Maria Iaquinta. “E’ madre del convivente della figlia di Nicolino Grande Aracri”, ha scritto in un post su Facebook, “e sorella di Giuseppe Iaquinta, imputato nel processo Aemilia, il più importante processo di Ndrangheta del nord Italia”. La situazione è stata denunciata ai carabinieri con un esposto di Catia Silva e Leonardo Soncini. “Iaquinta”, ha continuato Spadoni, “è indagata per qualcosa? Implicata in qualche processo? Che io sappia no. E sicuramente non avrà niente a che vedere né con il fratello né con il consuocero. Ma mi chiedo come sia possibile, nell’unico comune commissariato per mafia, che una persona comunque in rapporti con persone che hanno più di un’ombra alle spalle possa venire sorteggiata come scrutatrice in un seggio elettorale. Doveva esserci un controllo dei nominativi sorteggiati nel comune? Poteva essere fatta una scrematura prima del sorteggio? Chi aveva la responsabilità di controllare i nominativi? Trovo solo io inopportuno che chi in un qualche modo ha contatti o parentele con persone implicate nel processo Aemilia faccia parte di un seggio elettorale?”.