Alessandro Di Battista ha cambiato residenza, “ma non m’è arrivato il tagliandino”, spiega ai giornalisti che lo hanno seguito al seggio. Quello sbagliato. Perché alla nuova residenza corrisponde un altro seggio. Qualche imbarazzo, poi tutto si risolve e ci si sposta verso l’altro seggio, quello giusto. “Colpa del Comune? Della Raggi? La battuta ci sta…”, si divertono i giornalisti presenti. “No, le battute non ci stanno durante il silenzio elettorale”, risponde Di Battista, che però non si esime dal sorridere al codazzo di telecamere che lo ha seguito durante il suo calvario elettorale

Articolo Precedente

Elezioni, città bloccate da congedi elettorali dei dipendenti del trasporto pubblico: disagi a Venezia, Napoli, Roma e Torino

next
Articolo Successivo

Ho scelto Potere al popolo, per far tornare il bel tempo nella politica italiana

next